Svolto in corso a Benevento, ventisette persone coinvolte in seguito al ferimento di Annarita Taddeo, 32 anni, vittima di un colpo di pistola alla fronte lo scorso 11 novembre. Fortunatamente, nonostante la gravità del gesto, non ha subito danni irreparabili. L’indagine si concentra sul presunto mandante, Nicola Fallarino, ex compagno della vittima, attualmente detenuto in Sicilia. Una ordinanza di custodia in carcere, richiesta dal Pubblico Ministero e autorizzata dal Giudice, gli è intanto notificata in cella. L’autore materiale del gesto non è ancora identificato, sebbene inizialmente i sospetti si siano concentrati su un individuo di 28 anni sottoposto a diverse indagini, ma successivamente rilasciato. L’atto di perquisizione coinvolge numerose persone, tra cui l’ex di Annarita e altri individui, con l’obiettivo di acquisire ogni possibile elemento utile all’indagine. Queste “visite” hanno coinvolto diversi oggetti come dispositivi elettronici, munizioni e altro ancora.

Nell’elenco delle persone coinvolte nella perquisizione, compare anche Roberto Fallarino, 32 anni, arrestato in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti dopo il rinvenimento di cocaina nella sua abitazione. L’uomo sarebbe l’ex della 32enne e dal carcere avrebbe pianificato il delitto della donna viva per miracolo. Il gesto perpetrato a danno di Annarita Taddeo è descritto come un attacco avvenuto sul pianerottolo di casa, in cui un uomo mascherato da casco aveva sparato e poi rubato due telefoni alla vittima. L’uomo era poi fuggito su uno scooter, perdendo le sue tracce.

Dopo essere stata soccorsa e operata, la vittima, per ragioni di sicurezza, ha lasciato il bar che gestiva e ha cambiato residenza, evidentemente sentendosi minacciata da possibili ulteriori azioni provenienti dal carcere.