La città di Napoli sarà teatro domani di uno sciopero che coinvolgerà il personale medico, veterinario e sanitario del servizio sanitario nazionale. La piazza Plebiscito sarà il punto di incontro per questa protesta che si terrà alle 10 del mattino. Il motivo principale di questa mobilitazione, come sottolineato dai sindacalisti, è la difesa della sanità pubblica dall’impoverimento e dalla sottrazione di risorse, oltre alla salvaguardia degli stipendi, delle pensioni e all’assicurazione dell’accesso a cure a prescindere dal livello economico dei singoli.

I rappresentanti sindacali delle diverse categorie professionali, come Giuseppe Galano di Aaroi-Emac per anestesisti e rianimatori, Lino Pietropaolo di Cisl Medici, Raffaele Sorrentino per Fassid (radiologi, patologi, psicologi del Servizio pubblico e farmacie ospedaliere) e Giovanni Bruno di Fvm Federazione veterinari, hanno espresso la necessità di questo sciopero come risposta al declino evidente del sistema sanitario nazionale.

Galano ha sottolineato che l’attuale situazione della sanità pubblica richiede un impegno reale da parte del governo, affermando che l’accesso al servizio sanitario dovrebbe essere garantito a tutti, indipendentemente dal reddito, e che finora il governo non ha affrontato questa questione in modo adeguato.

Aderiscono idealmente allo sciopero anche i lavoratori del servizio 118, sebbene siano stati precettati. Attualmente, solo sei ambulanze tra Napoli e Capri sono dotate di un medico a bordo, mentre le altre sono gestite solo da infermieri e autisti.

Galano ha evidenziato la necessità di aumentare il numero di medici a bordo delle ambulanze, tuttavia, ha anche precisato che lunedì, giorno dello sciopero, non sarà compromessa l’assistenza di emergenza ai cittadini. Gli interventi chirurgici programmati subiranno ritardi, ma le prestazioni d’urgenza saranno garantite.

Lo sciopero è proclamato come segno di protesta contro le politiche ritenute ingiuste e inaccettabili, ma anche come dimostrazione dell’importanza fondamentale della professionalità nel contesto ospedaliero. I sindacalisti hanno espresso il dispiacere nel dover ricorrere a uno sciopero, ma ritengono che sia giunto il momento di inviare un segnale forte di preoccupazione e insoddisfazione riguardo alle attuali condizioni del sistema sanitario.