Il contesto delle pensioni in Italia si prepara a subire importanti cambiamenti nel corso del nuovo anno. Le riforme attese sono state rimodellate a seguito delle restrizioni finanziarie del Governo, portando ad un’attesa per aumenti negli assegni pensionistici in risposta all’aumento dei costi della vita.
Le modifiche alle forme pensionistiche hanno visto interventi significativi da parte del Governo, sebbene una riforma più ampia sia stata ostacolata dalla mancanza di risorse finanziarie.
Il punto centrale dell’attenzione è soprattutto sui promessi aumenti degli importi pensionistici, derivanti dall’aggiornamento annuale volto ad adeguare l’assegno pensionistico all’inflazione.
Ecco con ordine le novità previste con il cedolino delle pensioni INPS di gennaio 2024. È importante precisare che le informazioni fornite si basano sulle notizie disponibili fino ad oggi. Durante questi mesi, molte modifiche sono state apportate al disegno di legge della Manovra di Bilancio, la cui approvazione definitiva dovrebbe avvenire a breve. Solo in quel momento sarà possibile fornire informazioni più dettagliate.
Cedolino Pensione INPS Gennaio 2024: Quando sarà disponibile?
Attualmente, l’Istituto sta procedendo alla pubblicazione dei cedolini nelle aree personali dei destinatari. Se non visualizzi ancora il tuo cedolino nel tuo spazio previdenziale, non preoccuparti. Potrebbe richiedere qualche giorno, ma presto sarà accessibile.
Probabilmente, noterai una variazione dell’importo dovuta agli adeguamenti di cui abbiamo parlato in precedenza e di cui discuteremo dettagliatamente più avanti.
Questa sarà la modifica più rilevante nel cedolino. Per il resto, non ci saranno cambiamenti significativi. È importante ricordare che il cedolino contiene informazioni cruciali relative alla pensione, come importi, aggiunte, detrazioni fiscali e contributi, avvisi, comunicazioni e, soprattutto, date di pagamento.
Come Consultare il Cedolino Pensione INPS
Prima di esaminare le date di pagamento delle pensioni di gennaio, è essenziale ricordare la procedura per visualizzare il cedolino della pensione sul sito INPS. L’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione richiede un’identità digitale, come SPID, CIE o CNS.
Dopo aver effettuato l’accesso all’area riservata, cerca la voce “Tutti i Servizi” e successivamente “Cedolino Pensione”.
All’interno di questa pagina, troverai una serie di servizi e funzionalità, inclusi:
confronto e consultazione dei cedolini precedenti
visualizzazione dell’elenco prospetti di liquidazione (Modelli TE08)
recupero e stampa della Certificazione Unica
riepilogo dei dati anagrafici e di pagamento
Modello Obis/M
duplicato del libretto di pensione
conguagli IRPEF
cessione del Quinto
Date di Pagamento Pensione Gennaio 2024
Passiamo ora alle date di pagamento delle pensioni a gennaio. Di solito, i pagamenti iniziano il primo giorno del mese, ma poiché il 1° gennaio è festivo, il pagamento avverrà il primo giorno bancabile, cioè il 3 gennaio.
Un’eccezione simile si applica anche al pagamento del 6 gennaio, slittando al 8 gennaio per via delle festività natalizie ancora in corso.
Tuttavia, è importante notare che i beneficiari che ritirano la pensione negli uffici postali non riceveranno il pagamento nello stesso giorno. Per evitare sovraffollamenti, gli uffici postali seguiranno un calendario di pagamento basato sull’ordine alfabetico dei cognomi:
mercoledì 3 gennaio 2024: cognomi da A a B
giovedì 4 gennaio 2024: cognomi da C a D
venerdì 5 gennaio 2024: cognomi da E a K
lunedì 8 gennaio 2024: cognomi da L a O
martedì 9 gennaio 2024: cognomi da P a R
mercoledì 10 gennaio 2024: cognomi da S a Z
I beneficiari che ricevono la pensione su conto corrente postale o bancario, o che la ritirano presso uno sportello bancario, potranno farlo a partire dal 3 gennaio.
Aumenti Previsti per le Pensioni 2024
Ora possiamo affrontare l’argomento più atteso di questo mese: gli aumenti previsti. L’aumento è il risultato dell’adeguamento all’aumento del costo della vita.
Rispetto al 2022, l’indice di perequazione è fissato al 5,4%. Gli aumenti previsti sono i seguenti:
Pensioni Minime: incremento di 30,67 euro, portando l’importo da 567,94 euro a 598,60 euro, oltre a un ulteriore aumento del 2,7% previsto dalla Legge di Bilancio 2023.
Pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS (circa 2.271,76 euro): rivalutazione del 100% con un aumento lordo di 122,68 euro (corrispondenti a 95,84 euro netti).
Pensioni superiori a quattro volte ma pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (circa 2.839,70 euro): adeguamento dell’85%;
Pensioni superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS ma pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (circa 3.407,64 euro): rivalutazione del 53%;
Pensioni superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo (circa 4.543,52 euro): rivalutazione del 47%;
Pensioni superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo (circa 5.679,40 euro): rivalutazione del 37%;
Pensioni superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS: rivalutazione del 22%.
Per ulteriori dettagli, incluso l’Assegno Sociale e di Invalidità, è consigliabile consultare l’articolo dedicato alla Rivalutazione della Pensione 2024.
Cambiamenti previsti per le Pensioni 2024
Anche per coloro prossimi al pensionamento sono previste novità. Inizialmente, l’intenzione del Governo all’inizio della legislatura era quella di superare la Legge Fornero con una riforma più ampia.
Tuttavia, a causa delle restrizioni finanziarie, questo progetto è stato rimandato. Al suo posto, il Governo ha deciso di intervenire su alcune tipologie di pensioni, principalmente quelle che consentono l’uscita anticipata dal lavoro. Gli interventi mirano a disincentivare il ricorso a queste forme pensionistiche, premiando coloro che, nonostante abbiano i requisiti per pensionarsi, scelgono di continuare a lavorare.
Quali pensioni anticipate hanno subito interventi da parte del Governo?
Quota 103: Inizialmente, si prevedeva l’introduzione di Quota 104, ma sono state apportate solo alcune modifiche alla vigente Quota 103. I requisiti anagrafici (62 anni di età e 41 di contributi) rimangono invariati, ma è stata prolungata la finestra d’attesa da 3 a 7 mesi per i lavoratori del settore privato e da 6 a 9 mesi per quelli del settore pubblico. Il calcolo della pensione sarà esclusivamente con il sistema contributivo e vi è un divieto di cumulo con altri redditi da lavoro oltre i 5.000 euro. La pensione non deve superare il tetto massimo di 2.250 euro, almeno fino al raggiungimento dei requisiti per l’accesso al pensionamento ordinario (67 anni di età e 20 di contributi).
Ape Sociale: È previsto un aumento dell’età anagrafica necessaria per accedervi (da 63 anni a 65 anni e 5 mesi), insieme a 36 mesi di contributi. È importante ricordare che questa opzione è disponibile per disoccupati, caregiver, disabili con invalidità pari o superiore al 74% e per coloro che svolgono lavori gravosi.
Opzione Donna: Proseguita anche per il 2024, ma con alcuni aggiustamenti. Possono accedervi le lavoratrici (dipendenti o autonome) invalide, caregiver, disoccupate che hanno accumulato 35 anni di contributi e:
61 anni (anziché 60) per coloro senza figli;
60 anni (anziché 59) per coloro con almeno un figlio;
59 anni (anziché 58) per coloro con due o più figli.
Questi cambiamenti delineano il panorama delle pensioni in arrivo nel 2024, evidenziando le modifiche agli importi, le date di pagamento e le variazioni nelle pensioni anticipate. Resta da vedere come queste riforme impatteranno sui pensionati e su coloro che stanno per raggiungere il pensionamento.