Il tanto atteso Concorso Straordinario Scuola TER 2023 è stato finalmente bandito, offrendo opportunità di reclutamento per docenti nell’infanzia, primaria e secondaria. Questo concorso straordinario offre 30.216 posti a coloro che hanno accumulato almeno tre anni di servizio o possiedono 24 crediti formativi nel campo dell’istruzione.
Date di partecipazione e posti disponibili:
Il periodo di partecipazione va dall’11 dicembre 2023 al 9 gennaio 2024. I posti disponibili sono 30.216, suddivisi tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Suddivisione dei posti:
Scuola dell’infanzia: 1.315 posti, di cui 707 comuni e 608 di sostegno.
Primaria: 8.326 posti, di cui 2.863 comuni e 5.463 di sostegno.
Scuola secondaria primo grado: 7.646 posti, di cui 5.166 comuni e 2.480 di sostegno.
Scuola secondaria secondo grado: 12.929 posti, di cui 12.365 comuni e 564 di sostegno.
Motivazioni dell’assegnazione dei posti:
L’iniziativa è stata presa principalmente per evitare dibattiti sulla mancanza di posti e per agevolare il primo concorso della tornata Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Requisiti di partecipazione:
Non ci sono limiti di età.
È richiesto un minimo di tre anni di servizio o il possesso di 24 crediti formativi nel settore dell’istruzione.
Requisiti di accesso per posti comuni:
Per la scuola primaria e dell’infanzia, è richiesto il diploma magistrale o l’abilitazione all’insegnamento tramite corsi specifici o titoli riconosciuti all’estero.
Requisiti di accesso per posti di sostegno:
Oltre ai requisiti per i posti comuni, è richiesto il diploma di specializzazione ai sensi del DM n. 249/2010 per il grado richiesto.
Requisiti di accesso per la scuola secondaria:
Si richiede una laurea coerente con la classe di concorso, abilitazione specifica, o un minimo di tre anni di servizio specifico negli ultimi cinque anni, o laurea con 24 CFU.
Per i posti di sostegno nella scuola secondaria, oltre al titolo di accesso completo alla classe di concorso, è richiesto il diploma di specializzazione ai sensi del DM n. 249/2010.