Il Dipartimento per lo Sport ha reso noto l’elenco dei soggetti ammessi alla procedura del “Sport Bonus” per la seconda finestra dell’agevolazione fiscale. Questi soggetti sono autorizzati a effettuare erogazioni liberali in denaro per interventi di manutenzione, restauro o realizzazione di impianti sportivi pubblici. Entro il 20 dicembre 2023, i beneficiari devono eseguire le erogazioni liberali attraverso vari metodi di pagamento come bonifici bancari, bollettini postali, carte di debito o credito, assegni bancari e circolari. È richiesto di inserire la quietanza di pagamento, indicando specificamente il motivo della transazione come “Sport Bonus 2023 – 2^ finestra – [numero seriale assegnato]” nella sezione “messaggi” della piattaforma, allegando il CRO o il TRN del pagamento.

Successivamente, il Dipartimento invierà all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti che hanno effettuato tali bonifici. L’Agenzia inserirà gli importi dovuti nei rispettivi cassetti fiscali.

Una volta confermato dall’Agenzia delle Entrate l’inserimento degli importi nei cassetti fiscali, il Dipartimento pubblicherà l’elenco dei beneficiari del credito d’imposta sul proprio sito internet. Dopo cinque giorni dalla pubblicazione, i soggetti beneficiari potranno utilizzare il credito d’imposta solo in compensazione, presentando il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

La Legge di Bilancio 2023 ha esteso la possibilità di effettuare erogazioni liberali per interventi sugli impianti sportivi pubblici anche per l’anno 2023. Le imprese che effettuano queste erogazioni riceveranno un credito d’imposta pari al 65% dell’importo erogato, da utilizzare in tre quote annuali uguali.

Il legislatore ha stabilito un limite all’importo erogabile per le imprese, fissato al 10 per mille dei ricavi annui del 2022, e un limite complessivo del credito d’imposta riconosciuto a tutte le imprese, che non può superare i 15 milioni di euro per l’anno in corso.

I soggetti beneficiari devono comunicare lo stato di avanzamento dei lavori entro il 30 giugno dell’anno successivo all’erogazione, fornendo una rendicontazione sulle modalità d’uso delle somme ricevute, fino al completamento dei lavori di manutenzione, restauro o realizzazione delle nuove strutture.