La Corte d’assise di Rimini ha emesso una sentenza controversa riguardo all’omicidio di Angela Avitabile, avvenuto il 22 aprile 2022. Raffaele Fogliamanzillo, il marito assassino, è assolto per infermità mentale. I due originari di Torre del Greco vivevano da anni in Romagna. L’uomo, reo confesso dell’omicidio della moglie con un coltello a serramanico, non finirà in carcere a causa di un vizio totale di mente, come definito dall’articolo 88 del codice penale. La sentenza ha generato forti polemiche in aula, soprattutto da parte della famiglia della vittima. La figlia della donna ha espresso la propria delusione e frustrazione, affermando che questa decisione giudiziaria equivale a “uccidere mia madre due volte”.

Il delitto ha avuto luogo nell’appartamento della figlia della coppia a Viserba di Rimini, mentre i nipotini di 3 e 7 anni dormivano nelle vicinanze. Fogliamanzillo ha confessato l’omicidio, affermando di aver ucciso la moglie perché convinto che lo tradisse da nove anni. La coppia era vittima di crescenti tensioni a causa dei problemi mentali di Fogliamanzillo, diagnosticato con una sindrome ansiosa bipolare.

La donna aveva precedentemente sporto denuncia ai carabinieri a causa delle minacce subite, ma si era rifiutata di lasciare la casa coniugale. Gli inquirenti sospettavano che l’uomo avesse smesso di assumere i suoi farmaci, aumentando le sue crisi di gelosia e comportamenti aggressivi. Nonostante diversi interventi delle forze dell’ordine, le tensioni all’interno della famiglia non si erano placate.

Il servizio igiene mentale aveva richiesto il ricovero di Fogliamanzillo in una struttura specializzata, ma ciò era stato rimandato per permettergli un’operazione agli occhi. La vittima, pur avendo subito comportamenti violenti, aveva sempre rifiutato l’idea di un trasferimento in una casa protetta, convinta di essere al sicuro vivendo nella stessa casa della figlia.

La confessione dell’assassino è confusa e ricca di “non ricordo” riguardo al numero di coltellate e al modo in cui era entrato nell’appartamento della figlia. Fogliamanzillo ha raccontato di deliri di gelosia e di un presunto tradimento mai avvenuto, alimentando una paranoia che lo ha portato a isolarsi e a non credere né alla moglie né ai figli.

La decisione della Corte d’assise di Rimini di assolvere Fogliamanzillo per infermità mentale ha sollevato indignazione e dibattiti sulla giustizia e la protezione delle vittime di violenza domestica. La sentenza imporrà all’uomo la permanenza in una struttura per l’esecuzione delle misure di sicurezza per i prossimi 20 anni.