I bonus pensioni costituiscono un insieme di vantaggi economici e incrementi destinati a migliorare l’assegno pensionistico. Questi benefici sono progettati per supportare coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica o a basso reddito, offrendo un sostegno finanziario aggiuntivo per raggiungere un livello di pensione più adeguato alle necessità di vita. Ogni anno, i bonus pensioni possono variare, talvolta con integrazioni finalizzate a compensare l’inflazione o a offrire ulteriori supporti economici. Tuttavia, possono anche verificarsi casi in cui determinati benefici vengono modificati o eliminati, come accadrà tra il 2023 e il 2024.
Nel 2023, l’importo minimo di una pensione garantita è di 563,74 euro mensili, corrispondente a un reddito annuo di almeno 7.328,62 euro. Qualora una persona non raggiunga questa cifra mensile, può richiedere un bonus per colmare il deficit e raggiungere l’importo minimo.
Esistono diverse forme di supporto al reddito per i pensionati, tra cui l’assegno sociale, un incentivo economico erogato a chi, raggiunta l’età pensionabile di 67 anni, non ha ancora maturato una pensione. Questo assegno è di 503,27 euro mensili adeguato in base alle condizioni economiche.
Coloro che ricevono l’assegno sociale non devono avere altre fonti di reddito, poiché rappresenta un’alternativa alla pensione tradizionale. Vi sono anche specifiche maggiorazioni sociali, con un incremento della pensione in base all’età e alle condizioni personali. Ad esempio, coloro che hanno un’età compresa tra i 60 e i 64 anni possono ricevere un aumento di 25,83 euro, mentre a 65 anni di età l’importo sale a 82,64 euro.
Inoltre, c’è la pensione di cittadinanza, un sostegno aggiuntivo destinato a coloro con redditi bassi, basato sul modello ISEE che non deve superare i 9.360 euro. Tuttavia, questa misura sarà valida solo per un breve periodo, dopodiché sarà necessario richiedere l’Assegno di Inclusione.