Il caso di Sitariu Florin, cittadino rumeno, è stato al centro di un processo che ha portato alla sua condanna a 15 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento del cadavere di Georghe Paraschiv, anche lui di nazionalità rumena. La Procura ha sostenuto che Sitariu avesse ucciso il connazionale, nascosto il cadavere in un sacco di plastica e lo avesse trasportato in sella a uno scooter. Si tratta di un omicidio brutale e efferato. La sentenza è emessa in seguito a un processo conclusosi con la modalità del rito abbreviato. I fatti contestati risalgono al 4 giugno 2022, quando il corpo della vittima è stato rinvenuto da un agricoltore in un campo a Scisciano. Gli inquirenti hanno identificato Florin Sitariu come il principale responsabile dell’omicidio, basandosi sulle immagini dei sistemi di videosorveglianza.

La difesa di Sitariu, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Montanile, ha annunciato l’intenzione di ricorrere in Appello, cercando una diversa interpretazione e contestazione dei fatti con una conseguente rideterminazione della pena. Secondo la difesa, durante l’udienza di fine giugno, Sitariu ha fornito una ricostruzione diversa degli eventi. Ha sostenuto di aver agito in difesa da un’aggressione e che, durante l’alterco, la vittima sarebbe caduta involontariamente, causandone la morte per gravi lesioni alla testa.

La difesa ha evidenziato la presunta lacunosità delle indagini e il quadro insufficientemente basato su indizi, sottolineando che le dichiarazioni di Sitariu costituiscono prove significative. Inoltre, la difesa ha chiesto una riduzione della pena a causa di un presunto stato di ubriachezza cronica, sia da parte dell’imputato che della vittima.