Le forze dell’ordine hanno eseguito un intervento mirato nel contesto della campagna di controlli denominata “Rinascita Fiume Sarno”, volta a preservare il territorio e contrastare gli illeciti ambientali. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Salerno hanno condotto un accesso su delega della Procura di Nocera Inferiore presso un’azienda specializzata nel recupero di rifiuti metallici.

I risultati delle verifiche effettuate, con il supporto del personale tecnico dell’Arpac del Dipartimento Provinciale di Salerno, hanno rivelato irregolarità significative all’interno dell’opificio. I rifiuti, destinati al trattamento e alla messa in riserva, erano accumulati in aree non autorizzate e la quantità superava notevolmente i limiti consentiti dalle normative vigenti.

Di fronte a questa situazione, i Carabinieri hanno provveduto al sequestro dell’area di circa mille metri quadri e dei rifiuti metallici accumulati, stimati a un volume di circa 900 tonnellate. Gli operatori hanno denunciato i responsabili per le gravi violazioni al Testo Unico Ambientale, evidenziando la necessità di un’azione decisa per far fronte a simili pratiche dannose per l’ambiente e la legalità.

Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro gli abusi ambientali e conferma l’impegno delle autorità nel preservare e tutelare il territorio, soprattutto nell’ambito della gestione dei rifiuti industriali.

Il sequestro di una quantità così massiccia di rifiuti metallici non autorizzati sottolinea l’importanza di controlli costanti e di misure rigorose per garantire il rispetto delle normative ambientali. Un approccio rigoroso e proattivo è fondamentale per prevenire danni irreparabili all’ambiente e per promuovere pratiche di gestione dei rifiuti in linea con la sostenibilità e il rispetto delle leggi.