La tragica morte di Gerardina, 46 anni, presso l’ospedale di Ariano Irpino lo scorso 31 ottobre continua a essere al centro delle indagini della Squadra mobile di Avellino. Il marito, Angelo Meninno, 52 anni, è fortunatamente salvato e trasferito al Cotugno di Napoli. Tuttavia, i telefoni dei familiari di Angelo sono acquisiti dagli investigatori, aprendo una nuova fase nelle indagini.

La Procura di Benevento, guidata dal sostituto procuratore Marilia Capitanio, sta conducendo un’indagine approfondita per far luce sulle circostanze che hanno portato alla morte di Gerardina. Attualmente, l’ipotesi più forte rimane quella di un omicidio colposo, presumibilmente causato da un avvelenamento. Tuttavia, resta da stabilire se questo avvelenamento sia accidentale o deliberato.

L’avvocato Gerardo Giorgione, rappresentante dei familiari della vittima, ha evidenziato alcune circostanze che richiedono un’analisi approfondita da parte degli inquirenti. Questo lavoro sarà supportato dalle conclusioni degli esperti medici che hanno eseguito l’autopsia e dalle analisi effettuate.

L’esame necroscopico è stato affidato al medico legale Carmen Sementa, al professore Alessandro Santurro dell’Università di Salerno e al dottor Sebastiano Leone, direttore di Malattie infettive al Moscati di Avellino. Mentre Monica Fonzo e Maria Pieri, rispettivamente medico legale e tossicologa, rappresenteranno le parti offese. Gli avvocati di Angelo, Giovanni Pratola e Fabio De Donato, saranno supportati dal professore Pietrantonio Ricci e dal dottor Gennaro Beneduce.

Tra gli indagati figurano il medico legale Oto Macchione e il dottor Angelo Meninno, insieme ai proprietari della pizzeria frequentata dalla coppia e a un medico dell’ospedale di Ariano Irpino. Tutti gli indagati sono difesi da legali esperti, tra cui l’avvocato Guerino Gazzella e l’avvocato Giuseppe Romano.