Lo scorso anno, molte buste paga hanno mostrato un extra per il giorno di Natale e Capodanno, anche se non lavorati. Tale aggiunta corrispondeva a un giorno di lavoro in più, poiché queste festività, pur non essendo lavorate, erano comunque pagate. La domanda naturale sorge ora: sarà ripetuto questo pagamento extra quest’anno o è stata solo una casualità? La risposta è legata alla ragione per cui è riconosciuto il bonus: le festività del 25 dicembre e del 1 gennaio, essendo cadute di domenica, non sono godute dal lavoratore.
Secondo la normativa vigente, durante le festività i lavoratori hanno diritto alla retribuzione senza dover svolgere attività lavorativa. Tuttavia, se una festività cade in un giorno di riposo del lavoratore, il dipendente potrebbe ricevere al massimo un giorno di permesso, se previsto dal contratto collettivo, ma non necessariamente un pagamento extra.
Nel caso delle domeniche festive, invece, se coincidono con una festività effettiva, vengono considerate e retribuite come giornate lavorate, aggiungendo quindi un giorno di lavoro allo stipendio, nonostante non vi sia stata effettiva attività lavorativa.
Tuttavia, nel 2023, la situazione non si ripeterà. Natale e Capodanno cadono di lunedì, nonostante il 24 e il 31 dicembre siano domeniche. Pertanto, non sono considerate come festività effettive.
Potrebbe esserci una questione per coloro che lavorano dal lunedì al venerdì quando l’Epifania, il 6 gennaio 2024, sarà un sabato, un giorno non lavorativo. Tuttavia, come discusso, in questi casi non è previsto un bonus per la festività non goduta. Eventualmente, se previsto dal contratto, il lavoratore potrebbe avere un giorno di permesso retribuito, che se non utilizzato entro il termine previsto, potrebbe essere convertito in una forma di bonus.