L’autorità pubblica dell’energia, ARERA, ha segnalato un aumento del 12% nelle bollette del gas per gli utenti nel mercato tutelato a ottobre. Questo incremento è il terzo consecutivo e si attribuisce all’aumento dei costi del gas naturale (+7,9%) e della spesa per il trasporto e la gestione del contatore (+4,1%). I costi generali rimangono immutati. Tali tariffe influiscono su 10 milioni di utenti, costituendo un terzo del totale, mentre il resto è sul mercato libero con tariffe stabilite da società private.
La spesa per una famiglia tipo nell’anno scorrevole (novembre 2022 – ottobre 2023) è di circa 1.457 euro, al netto delle imposte, registrando un decremento del 14,4% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, la situazione si complica ulteriormente a causa dell’aumento delle tariffe del gas, che comporta un dispendio aggiuntivo di circa 159 euro all’anno per famiglia, portando la bolletta del gas a un totale di 1.486 euro nel periodo da ottobre 2023 a settembre 2024. Considerando anche l’incremento del 18,6% nelle spese per l’elettricità, con una bolletta media di 764 euro, il totale annuale per gas ed elettricità per una famiglia del mercato tutelato raggiunge i 2.250 euro.
Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, esprime preoccupazione per l’aumento dei costi energetici, che risultano più elevati rispetto agli anni precedenti. Invita il governo a vigilare sulle speculazioni dei mercati energetici e a riesaminare le tariffe stabilite dallo Stato, poiché l’energia rappresenta un bene fondamentale per le famiglie e dovrebbe essere preservata adeguatamente. Truzzi sottolinea inoltre che la situazione è stata influenzata dall’aumento dei costi dell’energia dovuto al conflitto in Israele, e raccomanda una gestione più attenta e strategica per proteggere i consumatori dagli impatti negativi sui costi energetici.