La Cassazione ha emesso una sentenza di inammissibilità del ricorso, confermando così la condanna a 16 anni di reclusione per il giovane minorenne reo confesso dell’omicidio della madre, Valentina Giunta. L’omicidio avvenne nella sua abitazione il 25 luglio del 2022, scuotendo profondamente la comunità locale e attirando l’attenzione nazionale. La sentenza definitiva è stata emessa dalla Corte d’Assise d’Appello per i minorenni di Catania il 26 maggio 2023, confermando la decisione di primo grado giunta il 23 gennaio, la quale aveva accusato il giovane per omicidio aggravato. Il processo si era svolto con il rito abbreviato.

Il minorenne, già detenuto, aveva confessato il delitto durante l’udienza per la convalida del suo fermo, eseguito dalla squadra mobile della Questura il giorno successivo all’omicidio. Questo ha portato a una rapida procedura giudiziaria, culminata con la conferma della condanna dalla Cassazione.

L’avvocato Francesco Giammona, legale del giovane, ha ricevuto il provvedimento di esecuzione della pena dopo la notifica della sentenza definitiva. Questo tragico evento ha sconvolto la comunità locale e ha evidenziato l’importanza di affrontare e comprendere i casi di crimini commessi da minorenni, sollevando dibattiti su questioni sociali e legali riguardanti la giustizia minorile.

La conferma della condanna sottolinea l’importanza della legge e delle procedure giudiziarie nel garantire giustizia in casi così delicati e traumatici. Tuttavia, resta un profondo dolore e sgomento per la perdita della vita di Valentina Giunta e per le implicazioni emotive e sociali che questo evento ha generato.