Una situazione di tensione è esplosa tra ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza e Rosaria Succurro, la presidente della Provincia di Cosenza e sindaca di San Giovanni in Fiore. La vicenda è emersa dopo che Succurro ha annunciato pubblicamente di aver querelato individui che, secondo lei, l’hanno minacciata fisicamente e verbalmente, oltre a danneggiare la sua auto. L’episodio si è verificato durante una manifestazione sotto il municipio, dove un gruppo di persone aveva circondato la presidente della Provincia nel tentativo di intimidirla. Nel corso della giornata, i manifestanti avevano insultato sia la sindaca che l’intera giunta comunale, ostacolando il normale svolgimento delle attività amministrative e il lavoro dei dipendenti comunali.

Rosaria Succurro ha dichiarato che gli autori di tali comportamenti avevano affermato di essere ex percettori del Reddito di Cittadinanza, un programma di sostegno sociale del governo italiano. Secondo la sindaca, in passato aveva incontrato una delegazione di ex beneficiari del Reddito di Cittadinanza e aveva offerto il proprio aiuto nel trovare opportunità di lavoro, vista la crescente domanda di occupazione nella zona.

La presidente della Provincia ha ribadito il suo impegno a non permettere che la violenza entri nell’ambito delle istituzioni pubbliche, sottolineando che il suo obiettivo è sempre stato quello di tutelare i diritti di tutti i cittadini che rispettano le regole e cercano di rappresentare le proprie esigenze in modo pacifico e rispettoso delle istituzioni.

L’episodio ha suscitato una serie di reazioni nella comunità locale, con alcune persone che sostengono la posizione di Succurro e altre che chiedono un’indagine approfondita sulla questione per comprendere meglio cosa sia accaduto e per trovare una soluzione alle tensioni crescenti tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e le autorità locali.

Si prevede che questa vicenda continuerà a essere al centro dell’attenzione pubblica, poiché rappresenta una sfida significativa per le istituzioni locali nel trovare un equilibrio tra la tutela dei diritti dei cittadini e il mantenimento dell’ordine pubblico.