La quiete di una giornata campestre si è trasformata in un momento di tensione e discriminazione razziale lo scorso maggio, quando due donne albanesi sono state oggetto di un’aggressione durante un pic-nic in collina, nella località di Giovi, nel territorio salernitano. Questo triste episodio ha portato all’emissione di un provvedimento cautelare nei confronti di due uomini salernitani questa mattina. Secondo quanto ipotizzato dall’accusa, D’A.G., 69 anni, e D’A. M., 23 anni, sono accusati di lesioni aggravate dalla discriminazione razziale e da futili motivi. La discussione è nata, stando alle ricostruzioni, dopo che le due donne albanesi sono rimproverate in modo discriminatorio per aver lasciato dei fazzoletti a terra durante il loro pic-nic. Questo banale incidente è sfociato in un’aggressione fisica, durante la quale le due donne sono rimaste colpite.

Le vittime sono successivamente medicate in ospedale, dove sono state riscontrate lesioni di lieve entità. Questo spiacevole episodio ha portato le forze dell’ordine a condurre indagini coordinate dalla Procura di Salerno, che hanno portato questa mattina all’emissione di un provvedimento cautelare contro i due indagati.

Il provvedimento in questione impone l’obbligo di dimora nel comune di Salerno per entrambi gli uomini, con la necessità di presentarsi regolarmente presso la Questura di Salerno.

La discriminazione razziale, purtroppo, rimane un problema diffuso che richiede un impegno costante per contrastarlo. Incidenti come questo non solo minano la convivenza pacifica tra le persone, ma alimentano divisioni e promuovono un clima di intolleranza che contrasta con i valori fondamentali di una società civile.