Le mamme italiane con almeno due figli stanno per ricevere una notizia incoraggiante che migliorerà notevolmente le loro condizioni finanziarie. Il governo sta introducendo una misura chiamata “decontribuzione totale”, che comporterà un aumento sostanziale delle buste paga per queste donne. Ma di cosa si tratta esattamente? La decontribuzione totale rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui sono gestiti i contributi previdenziali dei lavoratori.

In passato, le madri con due o più figli dovevano versare i loro contributi previdenziali in modo tradizionale, riducendo di conseguenza il loro stipendio netto. Con la decontribuzione totale, invece, queste mamme vedranno il governo prendersi carico dei loro contributi previdenziali, in modo che non influiscano sulla loro busta paga mensile. Questo significa che il loro stipendio netto subirà un aumento significativo, di circa il 7% al netto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF).

Tuttavia, non tutte le mamme con due figli beneficeranno della decontribuzione totale. Al momento, questa misura è prevista solo per un anno e si applicherà a tutte le lavoratrici con due figli, a condizione che il secondo figlio non abbia ancora compiuto 10 anni. Per le mamme con tre figli o più, invece, la decontribuzione sarà permanente e si applicherà fino a quando il figlio più giovane raggiungerà i 18 anni di età.

Ma ci sono dei limiti alla misura. Sarà introdotto un tetto di reddito, in modo che le madri più abbienti non beneficino della decontribuzione totale. Questo tetto dovrebbe riguardare solo i redditi più elevati, probabilmente sopra i 70-80 mila euro, lasciando intatte le mamme della classe media. Questo è importante da considerare dato che per finanziare questa iniziativa ci sono a disposizione 700 milioni di euro, ma bisogna anche ricordare che le mamme con redditi fino a 35 mila euro beneficiano già di una decontribuzione del 7% per i redditi fino a 25 mila euro e del 6% per quelli tra 25 e 35 mila euro.

Altre misure a favore delle famiglie nella legge di Bilancio

La decontribuzione totale non è l’unica misura a favore delle famiglie inserita nella legge di Bilancio. Per le famiglie numerose, c’è anche una norma che mira a ridurre significativamente le rette degli asili nido. Tuttavia, questa misura non sarà estesa a tutte le famiglie ma solo a quelle con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) inferiore a 40 mila euro. Questo mostra come il governo stia cercando di bilanciare l’obiettivo di promuovere la natalità con le limitazioni del bilancio.

C’è anche una novità nel calcolo dell’Isee: non verranno più considerati i soldi investiti in titoli di Stato. Questa mossa potrebbe incoraggiare le famiglie italiane a investire in titoli di Stato al fine di abbassare il valore del proprio Isee e accedere più facilmente agli aiuti statali.

Un’altra misura a favore della natalità riguarda l’aumento della retribuzione per il secondo mese di congedo facoltativo dal lavoro per le madri o i padri. Questo dimostra l’impegno del governo nel sostenere le famiglie e la natalità nel paese.