Il questore di Napoli ha emesso un provvedimento che sta catturando l’attenzione dell’opinione pubblica: i funerali di Rosetta Cutolo, conosciuta anche come ‘Rosetta ‘e monache,’ saranno privati e riservati. Questa decisione è presa per ragioni di ordine pubblico e per marcare la distanza da una figura strettamente associata al fondatore della Nuova Camorra Organizzata (NCO), al di là del rispetto dovuto a qualsiasi cittadino defunto. Rosetta Cutolo (nelle foto degli archivi Rai da giovane e di Fanpage.it) era una figura di spicco all’interno del clan NCO, coinvolta in diversi processi giudiziari nel corso degli anni. Si è sospettato che abbia assunto un ruolo di leadership all’interno dell’organizzazione criminale, soprattutto durante i periodi di detenzione di suo fratello, il noto boss Raffaele Cutolo.
Una mossa che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica è la decisione di Rosetta Cutolo di consegnarsi alle autorità nel 1993 per scontare una pena di 6 anni di prigione su una condanna totale di 10 anni. Questa scelta potrebbe essere interpretata come un segno di redenzione, anche se le controversie che circondano la sua figura rimangono evidenti. Il rito funebre inizialmente era previsto per partire dalla sua casa a Ottaviano, in via delle Rose, alle 10:20, seguito da una messa e poi dal trasferimento della salma al crematorio di Domicella.
La decisione di tenere i funerali in forma ristretta e riservata è il risultato di una valutazione delle autorità preoccupate per possibili conseguenze legate a questa figura controversa e al suo passato criminale. La società italiana è spesso chiamata a confrontarsi con la complessa sfida di bilanciare il rispetto per la dignità umana e la memoria di un individuo con la necessità di distanziarsi da attività criminali e organizzazioni.