Una tragica storia ha scosso la comunità di Avezzano, e oltre, quando è giunta la dolorosa notizia della morte di Ilaria Fabiocchi, un’architetto e artista di 53 anni, vittima di una grave forma di meningite criptococcica. La speranza di un miracolo si è sgretolata ufficialmente nella tarda serata di ieri, quando è confermata la morte cerebrale, ponendo fine a un drammatico percorso di sofferenza. Ilaria Fabiocchi era ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Avezzano, dove l’équipe medica aveva intrapreso tutti i passaggi necessari per confermare la morte cerebrale, rispettando rigorosamente la procedura legale. Il doloroso procedimento è stato completato in serata, mettendo definitivamente fine alla lotta della donna contro la malattia.
Questa vicenda ha tenuto la città e i suoi abitanti con il fiato sospeso per lunghi giorni, caratterizzati anche da alcune informazioni inesatte circolate sui social media, prontamente smentite. Ilaria Fabiocchi era conosciuta per la sua sensibilità e le straordinarie qualità umane. Lavorando come dipendente pubblica, aveva svolto un ruolo importante nella Regione e successivamente presso l’Ufficio per la ricostruzione dei Comuni del Cratere, contribuendo al processo di rinascita dopo il terremoto.
Tuttavia, la sua passione più grande era l’arte, un interesse coltivato fin dai tempi dell’università a Firenze e alimentato dai suoi numerosi viaggi in tutto il mondo. Negli ultimi anni, aveva dato libero sfogo alla sua creatività attraverso dipinti e fotografie, lasciando un’impronta indelebile nell’ambito artistico-culturale. La sua pagina su Instagram, seguita da oltre 83 mila persone, testimonia l’apprezzamento e l’affetto che Ilaria aveva suscitato nel pubblico.