Nel cuore della straordinaria Pompei, tra le rovine intrise di storia, un progetto unico fonde l’antica arte degli affreschi con la sostenibilità moderna. Gli affreschi della casa dei Vettii, simbolo di un’epoca sepolta sotto la cenere del Vesuvio, prendono vita in forme inaspettate: foulard realizzati con filati d’ortica e colori estratti da piante tintorie antiche. Il maestro tintore Claudio Cutuli, insieme all’associazione Intrecci Creativi, ha portato avanti questa iniziativa straordinaria, tessendo una collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.

Questi foulard, frutto di meticolosa lavorazione artigianale su antichi telai, sono tinte con pigmenti provenienti direttamente da materie prime vegetali selezionate, sottolineando l’attenzione verso la sostenibilità ambientale. Non solo rappresentano un omaggio all’arte antica, ma sostengono anche la conservazione e il restauro del patrimonio del Parco: il 50% dei proventi delle vendite sarà destinato a questa causa nobile.

Questa partnership si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a coinvolgere sia enti privati che il progetto dell’Azienda Agricola Pompei. Quest’ultimo, promosso dal Parco Archeologico, mira alla riqualificazione e alla valorizzazione delle aree verdi all’interno dei siti archeologici. Si pone l’obiettivo di preservare la biodiversità, diffondere l’educazione ambientale e incoraggiare pratiche sostenibili, mantenendo il rispetto e l’interpretazione del mondo antico.

I foulard stessi diventano un tramite tra l’antico e il moderno: i disegni, derivanti dai celebri affreschi della casa dei Vettii, ritraggono scene di Perseo e Andromeda in volo, amorini al lavoro e scene di vita quotidiana, trasportando i visitatori in un viaggio nel passato.

La tecnica di tintura impiegata richiama le tradizioni romane, utilizzando la Rubbia tinctorum per il rosso e il rosa, il sambuco per il nero e il grigio, e il mallo di noce per il marrone, garantendo la resa di colori naturali e autentici. Un terzo disegno, tratto dalla sala di Issione o del piccolo Triclinio della casa dei Vettii, raffigura una scena con maschere teatrali, strumenti musicali e un suggestivo scenario portuale.

Questi foulard diventano dunque molto più di semplici accessori: sono testimonianze di un’epoca passata, reinterpretate con maestria artigianale e amore per la sostenibilità. L’iniziativa non solo celebra l’arte antica, ma unisce il passato al presente attraverso un impegno tangibile per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico e ambientale.