Un’operazione di ampio respiro condotta dai carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, con il prezioso contributo del personale di Enel, ha portato all’arresto e alla denuncia di cinque individui residenti in via Galilei. L’accusa principale? Furto aggravato di energia elettrica. Ma non è tutto, durante l’operazione a largo raggio, è emerso un ulteriore aspetto oscuro della vicenda: traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini dei carabinieri hanno rivelato un intrico di attività illecite che coinvolgeva i residenti di via Galilei. Inizialmente, il focus era sul furto di energia elettrica, che costituisce un reato grave in Italia, con potenziali conseguenze per la sicurezza pubblica e il bilancio economico. L’energia elettrica viene prelevata illegalmente dalla rete pubblica, danneggiando non solo l’azienda erogatrice, ma anche gli altri utenti che si trovano a subire aumenti di tariffe per compensare le perdite.
Nell’ambito dell’indagine sul furto di energia elettrica, i carabinieri hanno scoperto una vera e propria miniera di droghe illegali nascoste in un vano contatore condominiale. All’interno del vano, sono rinvenuti 70 grammi di hashish, 20 grammi di marijuana e 10 grammi di cocaina. Ciò che ha sollevato ulteriori preoccupazioni è stato il fatto che queste sostanze erano già suddivise in dosi pronte per la vendita al dettaglio, confermando l’attività di spaccio.
Gli arrestati sono denunciati alle autorità competenti e ora dovranno rispondere delle gravi accuse che pendono sulle loro teste. Le operazioni dei carabinieri hanno permesso di interrompere un’attività criminale che danneggiava non solo il sistema elettrico, ma anche la salute e la sicurezza dei cittadini locali.