Un tranquillo pomeriggio presso un autolavaggio in via De Gasperi a Pagani, una situazione apparentemente banale legata al pagamento dei servizi si è trasformata in un violento litigio che ha finito per coinvolgere le forze dell’ordine. L’incidente ha sollevato importanti questioni legate al metodo di pagamento e all’uso dei terminali POS. Tutto è iniziato quando un anziano cliente, giunto all’autolavaggio dopo le 19:30, si è reso conto di non avere contanti sufficienti per pagare il servizio di lavaggio della sua auto. Per risolvere il problema, ha proposto di effettuare il pagamento tramite un terminale POS, che consente pagamenti con carte di credito o debito. Tuttavia, sembra che l’attività commerciale non fosse dotata di tale apparecchiatura, e il personale ha spiegato al cliente che non poteva accettare il pagamento con carta, annunciando che era ormai tempo di chiusura.
L’anziano cliente ha insistito, affermando di essere disposto a tornare a casa per prendere del contante e coprire il costo del servizio. Ma il personale dell’autolavaggio ha ribadito la propria posizione, sostenendo che con i macchinari già spenti e senza il POS, non era possibile soddisfare la richiesta del cliente. La situazione è presto degenerata, trasformandosi in una discussione animata e infine in violenza, con i quattro dipendenti dell’autolavaggio, cittadini egiziani, che avrebbero aggredito l’anziano automobilista.
L’aggressione ha causato una lesione allo zigomo dell’anziano, con un referto medico che ha indicato una prognosi di oltre 30 giorni. L’uomo ha dovuto ricorrere più volte al pronto soccorso per le cure necessarie. I referti medici sono stati consegnati ai carabinieri, che hanno aperto un’indagine e denunciato i quattro stranieri con l’accusa di lesioni.
L’episodio ha attirato l’attenzione di numerosi spettatori, che si sono radunati sull’area dell’autolavaggio, provocando rallentamenti nel traffico circostante. Alcuni hanno tentato di sedare l’aggressione, ma l’anziano è rimasto ferito.
L’intera situazione ha portato alla luce una serie di questioni interessanti. Da un lato, c’è la versione dell’anziano cliente, che sostiene di essere disposto a pagare in contanti una volta recuperati i soldi in casa. Dall’altro lato, ci sono i dipendenti dell’autolavaggio che affermano che la mancanza di un POS e i macchinari già spenti rendevano impossibile accettare il pagamento con carta.