L’archeologo Antonio De Simone ha annunciato una scoperta significativa alla Villa Romana Augustea di Somma Vesuviana, gettando nuova luce sulla storia di questo antico sito. Durante una recente visita alla villa, è rivelata l’esistenza di una stanza contenente anfore che risalgono a un periodo precedente all’eruzione del 79 d.C., il che suggerisce che la villa aveva una storia più antica di quanto si pensasse inizialmente.

La villa stessa è costruita 100 anni dopo l’eruzione del 79 d.C., ma questa scoperta indica chiaramente che il sito era abitato già al momento dell’eruzione stessa. Questa nuova rivelazione ha un’importanza significativa nell’ambito delle ricerche archeologiche nella regione.

L’Università di Tokyo e l’archeologo Antonio De Simone hanno condotto lo scavo che ha portato a queste nuove scoperte. Il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, ha visitato il sito insieme a De Simone ed è entusiasta delle nuove prospettive offerte da queste scoperte.

Il Soprintendente per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio dell’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, ha evidenziato l’importanza di questo scavo e ha sottolineato come esso rappresenti un collegamento prezioso tra il mondo antico e il medioevo. Queste scoperte aprono nuove possibilità di ricerca e offrono una prospettiva più completa sulla storia della regione.

Il dialogo in corso tra le autorità locali e il Provveditorato potrebbe portare a ulteriori risorse per continuare lo scavo e approfondire la nostra comprensione di questa affascinante area archeologica.