“Veniva davanti a me con fare minaccioso e ho fatto fuoco”. La pistola? “Era del gruppo e me l’ha passata un mio amico maggiorenne. Non volevo ucciderlo, ma solo difendermi”. E’ una parte della confessione al gip dei Minori resa dal 16enne accusato di aver ucciso il musicista 24enne Giovanbattista Cutolo, giovedi’ a Napoli, con un colpo di pistola che lo ha raggiunto al petto, al culmine di una lite fra due gruppi di giovani. Oggi la convalida del fermo disposto dal pm Francesco Regine, che ha chiesto per lui il collocamento in carcere. Assistito dall’avvocato Davide Piccirillo il ragazzo dei Quartieri Spagnoli ha confermato la versione resa in questura a Napoli dopo l’arresto avvenuto poche ore dopo la sparatoria davanti a un pub. Futili i motivi: uno scooter parcheggiato in malo modo in piazza Municipio. Entro oggi il giudice decidera’ sulla misura da adottare.
Sarà chiuso per trenta giorni il pub di piazza Municipio a Napoli, fuori al quale è stato ucciso il musicista 24enne della Scarlatti Camera Young, Giovanbattista Cutolo. Il questore partenopeo, su proposta della Squadra Mobile, ha disposto la sospensione dell’attività di esercizio di vicinato e di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande del locale. In particolare, gli agenti hanno accertato, attraverso l’acquisizione di video degli impianti di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e l’ascolto di alcuni testimoni, che, lo scorso 31 agosto, la lite che è costata la vita al giovane era scaturita, per futili motivi, all’interno del pub. Inoltre, già a marzo 2022, l’area esterna del locale era stata teatro di una rapina ai danni di due avventori. “Il provvedimento – si legge in una nota – è finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.