Home Attualità Economia Mense scolastiche, aumenti del 12% in Campania

Mense scolastiche, aumenti del 12% in Campania

Un’indagine condotta da Cittadinanzattiva ha rivelato che nel corso dell’anno precedente, le famiglie italiane hanno speso in media 82 euro al mese per il servizio di mensa scolastica di un figlio iscritto alla scuola primaria o dell’infanzia. Questo si traduce in circa 4 euro a pasto. I dati, provenienti da un’analisi delle tariffe praticate nei 110 capoluoghi di provincia, mostrano un incremento del poco più del 2% rispetto all’anno precedente (2020/21).

Tuttavia, le variazioni nei costi della mensa scolastica sono molto diverse a livello regionale. Alcune regioni hanno registrato significativi aumenti, come la Basilicata (+19% per la scuola primaria e +26% per l’infanzia) e la Campania (+12% per entrambe le tipologie di scuola). Al contrario, la Sardegna ha segnato il decremento più elevato, con una riduzione del 10,5% per l’infanzia e del 4,5% per la primaria.

Un altro dato rilevante è che a partire dal 20 settembre, gli asili nido e le scuole dell’infanzia di Napoli offriranno il servizio di refezione. Per le scuole statali, la mensa scolastica sarà attiva non appena il personale scolastico sarà al completo. L’obiettivo di questi servizi è quello di fornire pasti equilibrati e nutrienti, promuovendo uno stile di vita sano e sostenendo le famiglie.

Il servizio di refezione scolastica sarà caratterizzato da una varietà di menu, tenendo in considerazione le preferenze alimentari degli studenti e le loro esigenze dietetiche. Questa iniziativa è vista come un passo importante per contribuire alla formazione di abitudini alimentari sane sin dalla giovane età.

Maura Striano, assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, ha sottolineato che l’attivazione del servizio di refezione sin dai primi giorni di scuola è il risultato di uno sforzo sinergico tra l’amministrazione comunale e le Municipalità. Questa iniziativa riconosce l’importanza di fornire pasti di alta qualità nelle scuole, contribuendo così alla promozione di abitudini alimentari sane tra i giovani studenti.

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