“Un fenomeno dilagante in tutta la provincia partenopea”. Così, i carabinieri del comando provinciale dei carabinieri di Napoli definiscono il traffico illecito di armi oggetto, dal mese di gennaio ad oggi, di una serie di operazioni mirate al contrasto. Nel corso di questo periodo, spiega una nota, i militari hanno sequestrato un totale di 71 armi da fuoco e 98 armi da taglio, con un picco di 19 sequestri registrato nel mese di agosto.
Oltre alle armi da fuoco e da taglio, sono state confiscate anche 45 altre armi improprie che rappresentavano “un potenziale pericolo per la pubblica incolumità come tirapugni, mazze e nunchaku”. Armi rinvenute e sequestrate specie durante i servizi ad Alto impatto effettuati dai carabinieri durante la movida in danno di ragazzini.
Rinvenimenti e sequestri anche nei servizi straordinari di controlli del territorio eseguiti di iniziativa o disposti dalla prefettura. Quartieri spagnoli, Caivano, Torre Annunziata alcuni dei centri teatri dei controlli straordinari dell’Arma. Gli ultimi, rendicontano i carabinieri in una nota, “sono quelli effettuati ieri e questa notte nei quartieri della periferia occidentale dove i Carabinieri hanno setacciato le strade e le aree comuni di Bagnoli, Fuorigrotta e del rione Traiano immediatamente dopo gli arresti effettuati dai militari del comando provinciale di Napoli.
Nelle tasche di un 24enne trovato un coltello a serramanico mentre nel rione Traiano – nella piazza di spaccio “99” – i militari del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli hanno rinvenuto una pistola revolver calibro 38 con matricola abrasa”. Nel corso di queste operazioni, sono arrestate 79 persone per il reato di porto e detenzione illegale di armi, tra cui 7 minori. Altre 121 persone sono denunciate a piede libero per lo stesso reato e di questi sono 11 i minori. Numerose le iniziative dei carabinieri portate avanti nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile durante le quali sono forniti consigli e distribuite locandine e brochure che mettono in evidenza i rischi connessi all’utilizzo delle armi.
“Nonostante gli sforzi profusi per contrastare il fenomeno”, precisano i carabinieri, “siamo ancora di fronte a un numero significativo di aggressioni con armi da fuoco e da taglio. Nel corso di quest’anno, si sono registrate 175 aggressioni con armi da fuoco e 50 aggressioni con armi da taglio”.