La Procura della Repubblica di Verona ha emesso un’informazione di garanzia nei confronti di cinque individui residenti nel Vallo Lauro, nella regione dell’Irpinia, accusati di essere coinvolti in una serie di truffe assicurative. Le accuse comprendono reati di falso ideologico e tentata truffa ai danni di un’agenzia assicurativa con sede a Verona. La truffa coinvolgeva la simulazione di incidenti stradali al fine di incassare indebitamente denaro dalle compagnie assicurative. Uno degli incidenti fittizi era l’investimento di una donna ad Avellino. Nel caso specifico, la donna in questione si era accordata con il conducente del veicolo coinvolto nell’incidente per fingere di essere investita.

Successivamente, si era fatta accompagnare in ospedale, sostenendo di aver subito lesioni a causa dell’incidente. Tuttavia, dopo che il personale medico aveva emesso una refertazione medica basata sulle false dichiarazioni della donna, questa era dimessa dal pronto soccorso. Questo caso è solo uno degli esempi delle truffe assicurative compiute dal gruppo.

Ulteriori prove incriminanti sono emerse grazie al rinvenimento di un telefono cellulare, dal quale sono recuperate numerose conversazioni riguardanti le truffe perpetrate dai cinque indagati. Questo telefono ha svelato ulteriori dettagli sulle loro attività criminali.

I cinque indagati, tutti originari del Vallo di Lauro e già noti alle forze di polizia per reati precedenti, sono stati deferiti in seguito alle indagini condotte dalla Procura di Verona. Questo caso dimostra l’importanza dell’azione delle autorità nell’identificare e perseguire le frodi assicurative, che non solo costituiscono un danno per le compagnie assicurative, ma aumentano anche i costi per tutti gli assicurati onesti.