Una tragedia ha scosso la tranquilla comunità di San Michele Salentino, nel Brindisino, quando una donna di 71 anni, Cosima D’Amato, è ritrovata carbonizzata all’interno della sua abitazione in contrada Augelluzzi. L’orribile scoperta in cucina, dove il cadavere della signora D’Amato è rinvenuto completamente carbonizzato. L’indagine ha immediatamente preso una svolta inquietante quando il figlio della vittima, un uomo di 47 anni di nome Alberto Villani, è finito fermato dalle autorità con l’accusa di aver ucciso sua madre.
Le circostanze sono ancor più agghiaccianti considerando che dal mese di febbraio di quest’anno era emesso un divieto di avvicinamento nei confronti di Alberto Villani nei confronti della madre. Inizialmente, l’accusa era di maltrattamenti, ma successivamente è riqualificata come stalking. Nonostante il divieto di avvicinamento, la vedova Cosima D’Amato non si era mai completamente allontanata da suo figlio, descritto da alcuni vicini come una persona chiusa.
La terribile notte in cui si è consumata la tragedia, è stato lo stesso Alberto Villani a dare l’allarme. Durante le operazioni di spegnimento dell’incendio, i vigili del fuoco e i carabinieri hanno fatto la macabra scoperta e hanno presto sospettato che la morte della signora D’Amato non fosse stata accidentale, ma violenta.
Alberto Villani è stato arrestato e accusato di omicidio volontario. La notizia ha sconvolto l’intera comunità di San Michele Salentino, che è rimasta sgomenta da questa tragica vicenda. È probabile che nelle prossime ore la Procura di Brindisi disporrà l’autopsia per cercare di far luce su questa terribile tragedia e comprendere appieno le circostanze che hanno portato alla morte della signora Cosima D’Amato. La comunità locale resta in lutto e in attesa di ulteriori sviluppi in questa indagine.