Un ex sindaco del Napoletano, ma anche un funzionario comunale, un collaboratore di un ente locale e un imprenditore sono finiti arrestati nell’ambito di una indagine della Guardia di finanza per corruzione, concussione e falso in atto pubblico. L’inchiesta coordinata dalla procura di Nola, ha portato a una misura applicativa della custodia cautelare in carcere e tre provvedimenti di applicazione dei domiciliari per illeciti in campo edilizio, anche per la costruzione di villette, nei territori di Cicciano e Camposano.

L’obiettivo degli indagati era costruire edifici della tipologia residenziale privata in aree non ricomprese nel piano regolatore comunale, attraverso l’iniziale ottenimento della concessione edilizia per la realizzazione di uffici, in modo tale da garantirsi il rilascio della licenza. Dopo questa iniziale autorizzazione, erano costruite indebitamente case, in difformita’ dal formale titolo autorizzativo, procedendo a un cambio di destinazione d’uso delle aree gia’ edificate.

Gli incaricati delle procedure di controllo nei due comuni interessati, all’epoca, erano il responsabile dell’ufficio tecnico e il collaboratore esterno dell’ente locale oggi indagati. I due, secondo gli inquirenti, hanno ricevuto dai costruttori la promessa di assegnazione in comproprieta’ di un appartamento nuovo, del valore di circa 150.000 euro. In un caso, e’ emerso anche che il responsabile dell’ufficio tecnico ha esercitato pressione su un privato cittadino, ignaro del meccanismo illecito, per indurlo a cedere un terreno di sua proprieta’ che serviva a un imprnditore.

Ai domiciliari vi e’ anche un ex sindaco di Cicciano, che si e’ adoperato per agevolare l’ingresso, in una commissione tecnica, del collaboratore esterno indagato; la commissione doveva rilasciare pareri favorevoli per la costruzione di villette unifamiliari su parti di terreno soggette a vincolo paesaggistico.