Nelle prime ore del mattino di oggi, un nuovo sciame sismico ha scosso l’area dei Campi Flegrei, gettando un’ombra di preoccupazione sulla popolazione locale e richiamando l’attenzione sulla potenziale attività vulcanica e sismica di questa regione. Con 18 terremoti registrati finora, di magnitudo compresa tra 0 e 2.5, e un evento di magnitudo 2.5 localizzato nell’area di Cigliano, a Pozzuoli (Napoli), l’ansia cresce tra coloro che abitano in quest’area sismicamente attiva.
L’evento più significativo di questa sequenza sismica si è verificato alle 4:48 del mattino, a soli 2.3 chilometri di profondità. La magnitudo 2.5, sebbene relativamente modesta, è sufficiente per generare un senso di preoccupazione tra la popolazione locale, che ha già vissuto esperienze simili in passato. Un ricordo ancora vivo è quello dello scorso 18 agosto, quando un altro sciame sismico ha scosso la regione, portando con sé oltre 100 eventi sismici in meno di 24 ore.
I Campi Flegrei, un vasto sistema vulcanico situato a pochi chilometri a ovest di Napoli, sono noti per la loro attività vulcanica e sismica. Quest’area è stata oggetto di studio da parte degli esperti per anni, poiché è considerata un punto critico in cui i fenomeni vulcanici e sismici possono interagire in modi complessi e potenzialmente pericolosi. La combinazione di fenomeni come l’espansione e la contrazione del terreno, insieme all’accumulo di gas vulcanici, può portare a scosse e terremoti.
Gli scienziati stanno monitorando attentamente questa nuova sequenza sismica, cercando di capire se potrebbe essere un preludio a eventi più significativi o se si tratti di una fase di attività temporanea. L’obiettivo principale è fornire informazioni accurate e tempestive alla popolazione locale, in modo che possa essere preparata e reagire in caso di necessità.