Giuseppe Canfora, ex presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Sarno, ha ribadito con determinazione la sua posizione dopo essere condannato in Cassazione in relazione alla vicenda delle nomine del Consorzio di Gestione Servizi, una partecipata dell’Asi Salerno. Canfora è stato condannato insieme al manager Bruno Di Nesta per tentata concussione, e recentemente sono state pubblicate le motivazioni della sentenza. Attraverso un post pubblicato sui social media, il sindaco di Sarno ha espresso le sue opinioni riguardo alla sentenza. Ha sottolineato che leggendo le motivazioni della sentenza, risulta ancora più evidente che la condanna si basa su dichiarazioni della cosiddetta parte offesa, inizialmente considerate non affidabili dal Procuratore generale della Corte di Cassazione. Tuttavia, i giudici giudicanti hanno avuto una diversa opinione.

Canfora ha dichiarato con fermezza la sua innocenza e ha affermato di non aver commesso alcun crimine. Ha evidenziato che la pena inflitta è sospesa, tenendo conto della sua condotta senza precedenti in tutti questi anni. Poi ha aggiunto che rispetterà scrupolosamente le leggi e si presenterà con la testa alta riaffermando il suo ruolo di uomo, marito, padre, nonno, medico e sindaco, sottolineando che non è un criminale.

Ha anche suggerito che la condanna potrebbe derivare da una mancanza di alternative nell’affrontare la sua figura nelle urne, quindi, secondo lui, si stanno cercando altri modi per ostacolarlo. Ha citato il suo impegno come medico che ha salvato vite, come sindaco che ha curato la città per dieci anni e come cittadino rispettoso delle leggi.