L’Assegno di Maternità dei Comuni, erroneamente noto come “bonus mamme disoccupate”, rappresenta una forma di supporto per la genitorialità, istituita dall’articolo 74 del decreto legislativo n. 51 del 26 marzo 2001. Questa prestazione assistenziale è erogata dagli enti comunali e pagata dall’INPS, ed è destinata ai cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri con titolo di soggiorno, a condizione che rispettino determinati limiti di reddito. Vediamo quali sono i requisiti per accedere a tale assegno:

Assenza di Copertura Previdenziale o Reddito Limitato: I richiedenti non devono essere coperti da alcuna forma di copertura previdenziale e non devono superare un certo limite di reddito, il quale viene fissato annualmente.

Non Beneficiari di Altri Assegni di Maternità INPS: I richiedenti non devono essere già beneficiari di altri assegni di maternità erogati dall’INPS, in base alla legge 488 del 23 dicembre 1999.

Non Cumulabile con Altri Trattamenti Previdenziali: L’assegno di maternità dei Comuni non può essere cumulato con altri trattamenti previdenziali, a meno che non si abbia il diritto di ricevere dalla comunità la quota differenziale.

Destinato alle Madri, Ma Accessibile anche ai Padri: L’assegno è principalmente rivolto alle madri, ma può essere richiesto anche dai padri in caso di morte della madre del bambino o di abbandono del minore da parte della genitrice.

Per richiedere l’assegno, è necessario presentare una domanda al proprio Comune di residenza, che effettuerà le verifiche necessarie per stabilire l’idoneità del richiedente. La domanda deve essere presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’ingresso effettivo di un minore adottato o in affido preadottivo nella famiglia.

I documenti da allegare alla domanda includono:

Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), attestante lo stato di disoccupazione o inoccupazione della madre.
Certificato di nascita del bambino rilasciato dal Comune di residenza.
Modello ISEE in corso di validità con Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), attestazione ISEE e prospetto di calcolo della maternità.
Documento di identità valido della madre richiedente e permesso di soggiorno CE di lungo periodo in caso di cittadinanza extracomunitaria.
Attestazione bancaria o di Poste Italiane contenente l’IBAN del conto su cui sarà accreditato l’assegno.
L’importo dell’Assegno di Maternità dei Comuni è rivalutato annualmente in base all’indice dei prezzi al consumo pubblicato dall’ISTAT. Per il 2023, l’importo è di 383,46 euro per 5 mensilità, per un totale di 1.917,30 euro. È importante notare che l’assegno non spetta a coloro che superano determinate soglie di reddito e ISEE.