Una tragica vicenda ha sconvolto la comunità delle monache presso il monastero di Sant’Anna a Nocera Inferiore, dove è avvenuta la morte di suor Raffaela Boffardi, una religiosa di circa 90 anni. La donna è deceduta martedì scorso dopo aver manifestato febbre e problemi respiratori. Tuttavia, ciò che ha sollevato interrogativi e dolore nei suoi cari è l’attesa di due ore in ambulanza, esposta al sole, per il risultato del tampone Covid prima di entrare nel pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. La famiglia ha presentato denuncia, e il procuratore ha aperto un’indagine per omicidio colposo nei confronti di due persone non sanitarie coinvolte nell’incidente.
Il dramma si è consumato con la perdita di una vita preziosa e l’inizio di un’indagine che cercherà di fare luce sulla sequenza degli eventi e sulle circostanze che hanno portato alla tragica fine di suor Raffaela.
La donna ha manifestato sintomi preoccupanti, come febbre e difficoltà respiratorie, che hanno portato le consorelle a contattare il medico di base. Dopo una visita, il medico ha somministrato ossigeno alla paziente e ha ritenuto opportuno chiamare il servizio di emergenza 118, sospettando un possibile problema di salute grave, come un’emorragia interna a causa di un “addome poco trattabile”.
Arrivata l’ambulanza al monastero di Sant’Anna, senza medico a bordo, uno dei soccorritori ha richiesto al medico di base di redigere una relazione sullo stato di salute della suora. Quest’ultima aveva espressamente chiesto alle sue consorelle di non essere lasciata sola, motivo per cui due di loro l’hanno seguita in ambulanza fino all’ospedale.
Tuttavia, il tragico evento è segnato da un’attesa di due ore nell’ambulanza per il risultato del tampone Covid, esposta al sole, prima di poter entrare nel pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Un’attesa tanto lunga in queste condizioni potrebbe aver influito negativamente sulle condizioni di salute della religiosa.
Il procuratore ha iscritto nel registro degli indagati due persone non sanitarie coinvolte nell’attesa in ambulanza e ha aperto un’indagine per omicidio colposo. Queste indagini cercheranno di chiarire se l’attesa prolungata possa aver contribuito al decesso di suor Raffaela Boffardi e se vi siano eventuali negligenze o errori da parte del personale coinvolto.
In seguito alla denuncia presentata dalla famiglia, il medico legale sarà incaricato di eseguire un’autopsia per approfondire le cause della morte della religiosa e cercare di fornire risposte alla famiglia e all’autorità investigativa.
I familiari di suor Raffaela Boffardi sono affranti per la sua improvvisa scomparsa e vogliono comprendere appieno ciò che è accaduto. Sono assistiti dal legale Raffaele Astarita, che li aiuterà a navigare attraverso le indagini e a ottenere giustizia per la loro cara scomparsa.