Picchiato perché aveva denunciato le minacce subite da un gruppo di connazionali affinché favorisse la riconciliazione di uno di loro con una sua amica. I carabinieri della stazione di San Gennaro Vesuviano hanno eseguito un’ordinanza applicativa del divieto di dimora nella provincia di Napoli, emessa dal gip del Tribunale di Nola su richiesta della Procura nolana, a carico di cinque uomini, tutti originari del Bangladesh, gravemente indiziati di concorso in rapina aggravata, commessa il 24 febbraio scorso a San Gennaro Vesuviano (Napoli) insieme ad altre persone ancora non identificate.

Gli indagati, secondo quanto documentato dai militari coordinati dalla Procura di Nola, avrebbero aggredito un connazionale, impossessandosi di una somma in contanti di 3.800 euro. Uno degli indagati avrebbe intrecciato una relazione, poi interrotta, con un’amica della vittima. Pur di ritornare con la donna avrebbe molestato e minacciato la vittima affinché mediasse per una riconciliazione.  Le condotte sarebbero state così opprimenti che la vittima avrebbe deciso di denunciare tutto ai carabinieri. Proprio a causa della denuncia la vittima sarebbe stata accerchiata in strada e picchiata. Durante il pestaggio gli avrebbero portato via i contanti che aveva con sé. Grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi delle immagini di sorveglianza, i carabinieri sono riusciti a ricostruire l’aggressione e ad identificare le persone coinvolte.