Una storia di disagio e violenza si dipana nel quartiere di Secondigliano, quando un trentacinquenne, identificato come G.F., è bloccato all’interno del centro di igiene mentale di via della Ferrovia. In uno stato di evidente alterazione, l’uomo si scaglia contro gli agenti del commissariato locale, che erano allertati dal personale sanitario. Oltre all’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, G.F. è denunciato a piede libero dopo che una successiva perquisizione rivela che è in possesso di un coltello da cucina con una lama di circa venti centimetri.

La vicenda, caratterizzata da un’iniziale richiesta insistente di G.F. di parlare con una dottoressa che lo aveva in cura in passato, prende una svolta preoccupante. La dottoressa non è più presente presso la struttura sanitaria poiché era stata trasferita per motivi di sicurezza, dopo che il trentacinquenne aveva minacciato di ucciderla puntandole una pistola alla testa. All’arrivo degli agenti del commissariato Secondigliano, coordinati dal vicequestore Raffaele Esposito, G.F. perde completamente il controllo e si scaglia contro di loro, pronunciando frasi senza senso come “lo devo uccidere” e “lo devo scannare”. Con grande difficoltà, gli agenti riescono a immobilizzarlo e ad arrestarlo.

Tuttavia, la vicenda non si conclude qui e riserva ancora molte sorprese. Emergono possibili collegamenti tra G.F. e un altro episodio di violenza accaduto recentemente a Secondigliano, nonché con l’omicidio di Salvatore Tramontano, conosciuto come ‘o Monacone, un noto tiktoker, avvenuto in piazza Zanardelli.

L’omicidio di Tramontano, caratterizzato da una coltellata alla testa, ha sin da subito confuso gli investigatori, che si sono scontrati con un muro di omertà nonostante la presenza di numerosi spettatori al momento del delitto. Nessuno sembra aver visto o sentito nulla, come se la morte di Tramontano fosse un omicidio di stampo camorristico. Una delle ipotesi seguite dagli investigatori è che ‘o Monacone sia ucciso da un affiliato al sistema, sebbene le ragioni potrebbero essere estranee alle dinamiche criminali.

L’alterazione mentale di G.F. e la sua connessione con questi avvenimenti sollevano interrogativi sul possibile coinvolgimento della camorra nell’omicidio di Tramontano. Gli investigatori stanno approfondendo questa pista e cercando di comprendere se esistano legami tra i vari episodi di violenza.