Secondo le previsioni di 3B Meteo, una potenziale ondata di caldo eccezionale si sta dirigendo verso il Mediterraneo nella prossima settimana. La massa d’aria nordafricana attualmente presente sull’Italia si intensificherà a partire da lunedì, alimentando una cupola di calore che si posizionerà sulla nostra Penisola. Il picco del super caldo è previsto tra il 16 e il 20 luglio, con temperature previste da record a quote elevate di circa 1500 metri per questo periodo dell’anno. Ciò comporterà temperature molto elevate al suolo, localmente superiori ai 42-43°C nel Centro-Sud, con la possibilità di nuovi record di caldo.

Oltre all’intensità della massa d’aria in arrivo, un’altra caratteristica distintiva sarà l’estensione del caldo anomalo, che si estenderà dalla Spagna orientale all’Italia, e la sua durata. Tuttavia, queste previsioni dovranno essere confermate nei prossimi giorni. La causa di questa situazione può essere attribuita a una serie di fattori. Il cambio di scenario ha portato una massa d’aria più fredda verso le Canarie, provocando una risalita di aria molto calda che ha generato temperature bollenti tra il Nord Africa e il Medio Oriente. Allo stesso tempo, i monsoni dell’Africa Occidentale spingono la fascia anticiclonica subtropicale verso Nord. Pertanto, l’Italia si trova non solo all’interno di un flusso di aria molto calda, ma è anche influenzata dai moti discendenti dell’anticiclone, che causano un ulteriore aumento termico per compressione dell’aria.

Inoltre, si osserva un jet stream più ondulato del solito, che è il vento portante in alta quota. Questo crea condizioni meteorologiche più stabili e ondate di caldo simultanee nell’emisfero nord. Questi tipi di schemi meteorologici, sempre più frequenti, sono collegati ai cambiamenti climatici. L’ondata di calore nel Mediterraneo si aggiunge a quella del Nord Africa, degli Stati Uniti meridionali, del Medio Oriente e dell’Asia meridionale. Tuttavia, contemporaneamente si registrano eventi estremi opposti, come precipitazioni record negli Stati Uniti centrali, in India, Cina e Giappone. È importante notare che le aree con temperature insolitamente calde o estreme superano numericamente quelle con freddo statisticamente significativo. Questo è un riflesso del global warming, in cui i record di caldo sono più frequenti rispetto a quelli di freddo.