Il tragico episodio di femminicidio ha sconvolto la comunità di Sant’Antimo, con gravi conseguenze per le famiglie coinvolte. Le indagini sono ancora in corso riguardo al duplice omicidio di Maria Brigida Pesacane, 24 anni, madre di due bambini, e del cognato Luigi Cammisa, 29 anni, padre di due figli. I due sono uccisi a sangue freddo e premeditazione dal suocero Raffaele Caiazzo. La Procura di Napoli Nord ha incaricato un perito anatomopatologo di eseguire le autopsie sui corpi delle vittime, al fine di raccogliere prove fondamentali per l’indagine.

La famiglia di Maria Brigida Pesacane ha già stabilito la cerimonia funebre per la giovane donna, che si svolgerà nella sua città di origine, Melito, presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie. Tuttavia, le autorità di pubblica sicurezza hanno vietato il corteo funebre dalla residenza della famiglia nel centro storico fino alla chiesa. Al contrario, i dettagli dei funerali per Luigi Cammisa devono ancora essere definiti, ma si svolgeranno a Sant’Antimo.

L’avvocato difensore di Raffaele Caiazzo ha dichiarato che si attendono i risultati dell’autopsia per valutare le prossime azioni legali. Il comportamento confuso dell’indagato durante il primo interrogatorio e il successivo recupero della lucidità in un’udienza di convalida sollevano interrogativi sullo stato mentale di Caiazzo. L’indagato ha dichiarato di non ricordare nulla riguardo alla morte di Maria Brigida, nonostante abbia ammesso di essersene liberato dell’arma del delitto, una pistola semiautomatica di grosso calibro, il cui ritrovamento rimane ancora un obiettivo per i carabinieri.