La prima Corte di Assise di Napoli ha emesso la sentenza per l’omicidio dei due giovani ventenni di Portici, Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, avvenuto la notte del 28 ottobre 2021 ad Ercolano. I giudici hanno condannato l’autotrasportatore Vincenzo Palumbo all’ergastolo, ritenendolo responsabile delle loro morti. Secondo la Corte, Pagliaro e Fusella sono stati vittime di una morte atroce, colpiti da sette proiettili calibro 40 sparati da Palumbo che li riteneva dei ladri.

Nelle motivazioni della sentenza, la Corte di Assise ha descritto il tragico episodio avvenuto quella notte. Vincenzo Palumbo avrebbe sparato almeno sette colpi contro la Fiat Panda sulla quale viaggiavano Pagliaro (alla guida) e Fusella (passeggero). Due di questi proiettili hanno colpito i giovani alla testa, causando la loro morte immediata. I giudici hanno sottolineato la brutalità dell’azione, definendo la morte dei due ragazzi come atroce.

La sentenza ha portato soddisfazione all’avvocato di parte civile Maurizio Capozzo, che rappresenta la famiglia di Tullio Pagliaro. Ha elogiato la minuziosa ricostruzione dei fatti da parte della Corte e ha sottolineato l’assenza di dubbi sulle valutazioni giuridiche presentate.

La Corte di Assise ha inoltre respinto l’ipotesi che Palumbo avesse una percezione distorta della realtà al momento dell’omicidio. Secondo i giudici, l’autotrasportatore era consapevole di ciò che stava facendo e la sua azione non si è limitata a uno o due colpi, ma è proseguita con una raffica di spari, dimostrando una determinazione rafforzata nell’abbattere gli occupanti della vettura.

I giudici hanno anche condannato il comportamento di Palumbo dopo l’omicidio, definendolo riprovevole. Nonostante avesse udito i lamenti provenire dall’abitacolo e avesse constatato la presenza di sangue, ha aspettato a lungo prima di contattare le forze dell’ordine e richiedere l’assistenza medica.