Semmai aveste voglia di rilassarvi e scordavi del caldo, in quarta posizione nella top 10 di Netflix è da qualche giorno disponibile “Mixed by Erry”. Il film, diretto da Sydney Sibilia, è stato tra l’altro vincitore di due nastri d’argento, assegnati allo stesso regista per la categoria “Miglior Commedia”, e a Tonino Zera per la Scenografia.

Per gli spotify addicted leggere “Mixed by Erry” non rimanderà a niente, contrariamente per chi era abituato ad ascoltare la musica dai cosiddetti “walkaman”, avvolgendo e riavvolgendo più volte le “cascette”, quel titolo potrebbe suscitare ricordi di una giovinezza lontana.

Il film, tratto da una storia vera, racconta la storia dei fratelli Giuseppe, Enrico ed Angelo Frattasio, nati e cresciuti a Forcella, uno di quei quartieri napoletani dove per vivere ce ne s’inventa di tutti i colori, rendendo tanto vero il famoso detto “O’ napulitan s’ fa sicc’, ma nun mor!”.

Di certo poi, non si può morire se come Enrico Frattasio si ha la musica nel sangue, la stessa che lo ha spinto,insieme con i suoi fratelli, a trasformare l’hobby di registrare cassette in una vera e propria distribuzione di compilation contraffatte, toccando degli introiti da paura e rendendo Mixed by Erry la prima etichetta discografica italiana negli anni 90.

Nonostante le loro compilation fossero frutto di un’idea originale, i fratelli Frattasio sono stati tra i primi “pirati”, colpevoli della vendita, mediante mercato nero, di prodotti che di fatto non erano approvati dal settore. La verità, e di certo lo scoprirete quando guarderete il film, è che i Frattasio erano i re dei “pezzotti”, fatti talmente bene, che furono piratati a loro volta.

Aldilà dell’aspetto illegale della vicenda, il film dimostra di avere tanti punti di forza.
Primo fra tutti la storia, è la testimonianza che a volte non è stupido ed insensato coltivare passioni ed inseguire i propri sogni, proprio come ha fatto Enrico, che con le sue compilation ha accompagnato e segnato la giovinezza di più generazioni, regalando attimi di felicità in un’epoca in cui la musica non era facilmente accessibile come oggi.
In seconda istanza, l’unione dei fratelli Frattasio, ci dimostra che nella vita si possono fare grandi cose se si ha l’appoggio delle persone giuste.

Infine, la grande rivelazione di questo film è stata l’interpretazione Giuseppe Arena, Luigi D’Oriano e Emanuele Palumbo, rispettivamente Peppe, Enrico ed Angelo nella pellicola. Si tratta di tre attori giovanissimi, ma che hanno reso frizzante ed divertentissimo questo film, per il quale il premio per Miglior Commedia mi sembra più che meritato. Bravi!