Era da un po’ che volevo parlavi di una serie che circa una settimana fa ha ricevuto il premio come “Miglior serie Tv italiana” ai Diversity Media Awards, evento creato dalla Fondazione Diversity, presieduta da Francesca Vecchioni. La serie in questione s’intitola “Prisma”, per chi fosse interessato è disponibile su Amazon Prime Video, ed è ideata e diretta da Ludovico Bessegato, anche conosciuto come il regista di Skam Italia.
Al centro della produzione c’è la storia di due fratelli gemelli Marco ed Andrea, entrambi interpretati da Mattia Carrano, e del loro gruppo di amici.

Tra i due fratelli ne ritroviamo uno più fragile e sensibile, Marco, e uno che pare essere quello più spigliato ed audace, Andrea, il quale in realtà mostra di vivere un grosso dissidio interiore verso sé stesso a causa del suo orientamento sessuale. Infatti, come già visto in Skam, la serie si propone di essere una chiara rappresentazione di problemi che oggi sconvolgono la vita dei ragazzi. Dalla droga, all’autolesionismo, passando per la mancata accettazione di sé e del proprio corpo, per approdare al tema dell’identità di genere. Non a caso, credo che uno degli scopi principali della serie sia quello di mettere un po’ d’ordine alla grande confusione che,oggigiorno, ancora dilaga quando si entra in ambito LGBTQIA+.

Così, se in Skam, Bessegato si era servito della commovente storia tra Nico e Martino, qui ritroviamo Andrea, che di nascosto compra ed indossa abiti femminili davanti uno specchio che tiene nascosto in cantina, e nel frattempo si finge una donna per parlare con il ragazzo che gli piace, Daniele, a sua volta rivale in amore di Marco.
Insomma, il concept della serie non ha nulla di innovativo, ma la produzione ha i suoi punti di forza.

Primo fra tutti, l’interpretazione di Mattia Carrano, che si trova alle prese con due personaggi opposti e complessi, Marco, timido, introverso, e tendente all’autolesionismo, e poi Andrea, un ragazzo che nasconde dentro di sé sentimenti contrastanti, che solo chi si trova a combattere in un corpo che non sente suo può provare.

Inoltre, è importante il fatto che per la prima volta venga affrontato il tema della fluidità di genere all’interno di una serie italiana, dando l’opportunità a chi guarda, di qualsiasi età ed orientamento sessuale di confrontarsi con una realtà ancora sconosciuta, e che genera sempre confusione nella mente di chi chiede.

Infine, a differenza di Skam, ambientata nelle bellissime strade di Roma capitale, Prisma si svolge in provincia di Latina, mettendo in risalto il divario che ancora oggi esiste tra provincia e città in Italia.
Attualmente il cast sta girando una stagione 2, che sarà disponibile prossimamente su Amazon Prime Video. Speriamo bene!