La Commissione europea ha deciso di includere nella zona infetta alcuni comuni lucani a causa dei recenti focolai di peste suina africana che si sono verificati in alcune aree della Campania, in particolare a Serre e Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno. I comuni lucani di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola, in provincia di Potenza, saranno quindi soggetti alle stesse restrizioni.

L’ufficio stampa della giunta lucana ha reso nota questa informazione e ha precisato che a breve sarà emanata un’ordinanza da parte del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per disciplinare i comportamenti da adottare nei cinque comuni interessati e nelle altre zone della regione.

Nella zona infetta, sarà vietata la movimentazione dei suini e saranno intensificate le attività di ricerca e controllo delle carcasse di cinghiali. I veterinari aumenteranno anche i controlli negli allevamenti di suini. Nei restanti territori della Basilicata, invece, sarà consentita la movimentazione dei suini previa autorizzazione dei veterinari.

In tutta la regione della Basilicata, saranno intensificate anche le attività di ricerca delle carcasse di cinghiali, come stabilito dal piano regionale di interventi urgenti per la lotta alla peste suina, approvato dalla Giunta regionale a luglio 2022. Inoltre, è istituito il nucleo operativo regionale per la lotta alla peste suina. Fin dall’inizio del 2022, sono state esaminate circa 500 carcasse di cinghiali morti a causa di incidenti stradali e circa cento suini morti negli allevamenti, con risultati negativi ai controlli effettuati.

La Basilicata si impegna quindi ad adottare misure rigorose per prevenire la diffusione della peste suina africana e proteggere l’industria suinicola della regione. La collaborazione tra le direzioni generali Sanità, Ambiente e Agricoltura della Regione sarà essenziale per contrastare efficacemente questa malattia e garantire la sicurezza degli allevamenti e dell’ecosistema regionale.