Un’attrice di nome Arianna Pastena sta interpretando il ruolo di una donna disperata alla ricerca di un marito. L’attrice è distesa sull’altare della chiesa di San Giuseppe degli Scalzi a Pontecorvo, nel cuore del centro storico, indossando una canotta bianca e mutande lunghe. La rappresentazione teatrale ha suscitato un acceso dibattito. Il Comitato Portosalvo ha definito l’evento un “sacrilegio”, mentre l’associazione Forum Tarsia si è difesa affermando che la chiesa non è utilizzata per il culto da anni. La questione si inserisce nell’ampio scenario che negli ultimi mesi è ampiamente dibattuto a livello nazionale riguardo al destino e alla gestione del prezioso patrimonio ecclesiastico partenopeo.

La crisi delle vocazioni, il calo dei fedeli, la carenza di fondi e le gestioni non sempre impeccabili dei luoghi di culto sono solo alcuni dei fattori che hanno portato, negli ultimi anni, a affidare le chiese ad associazioni che si sono offerte di occuparsene. Lo spettacolo in questione è messo in scena venerdì 16 come parte di una tre giorni organizzata dal Coordinamento delle Scalze di Salita Pontecorvo. Durante questi tre giorni, l’intero complesso è stato aperto al pubblico con un fitto programma di spettacoli teatrali, laboratori, mostre, musica e visite guidate, come specificato nel comunicato di presentazione degli eventi.

Antonio Pariante del Comitato Portosalvo dichiara: “L’associazione è responsabile di alcuni locali comunali all’interno dell’edificio religioso, ma non può assolutamente utilizzare gli spazi della chiesa, che rimane tuttora consacrata. Stiamo segnalando il caso alla Curia e condanniamo fermamente l’accaduto. Ci sono stati anche casi precedenti in cui siamo intervenuti per evitare abusi. Non tolleriamo questo genere di esibizioni in uno spazio consacrato. Lo consideriamo un atto sacrilego”.