Ore di febbrili ricerche a Firenze per ritrovare Mia Kataleya Chicllo Alvarez, la bambina di origine peruviana di 5 anni scomparsa ieri pomeriggio dall’ex hotel Astor, in via Maragliano, nel quartiere fiorentino di Novoli. Kata, come la chiamano parenti e amici, stava giocando nel cortile dell’ex hotel dove vive con la famiglia e dove abitano altre decine di persone, di varie nazionalità, che nel settembre scorso hanno occupato l’edificio. Non è ancora chiara la dinamica. La piccola Kata, affidata allo zio, era a giocare in cortile. L’unica cosa certa è che la bambina, verso le 15 del pomeriggio di ieri, è letteralmente svanita nel nulla.
È la madre, Katherine Alvarez, dipendente in un supermercato del centro di Firenze, al ritorno dal lavoro, ad accorgersi della scomparsa della figlia e a presentare denuncia ai carabinieri. “Nello stabile sono effettuate due perquisizioni, una la scorsa notte e una stamani, ma non ci sono tracce della bambina. La piccola sarebbe scomparsa attorno alle 15 e la madre è tornata dal lavoro verso le 15.15 non trovandola”, ha spiegato oggi il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze.
Subito sui social hanno iniziato a circolare gli appelli con la foto della piccola. Kata, occhi e capelli castani, alta 115 centimetri, ieri, secondo quanto è stato riferito, indossava una t-shirt bianca e un paio di fuseaux di colore viola. Alle ricerche ha partecipato anche la comunità peruviana, oltre alle forze dell’ordine, mobilitate su larga scala, carabinieri e anche i vigili del fuoco, più due team di unità cinofile molecolari, una dei volontari Vab di Firenze e una del Centro cinofili carabinieri sempre di Firenze. I militari hanno più volte controllato lo stabile e le vie intorno all’ex Astor. Anche l’argine del torrente Mugnone è stato ispezionato dai vigili del fuoco ma senza alcun esito.
Questa mattina la madre di Kata ha lanciato un appello: “Chiedo che mi aiutiate a cercarla in qualche maniera. Sono passate troppe ore e non so niente”. Poi, stremata dalla mancanza di sonno e dalla tensione ha accusato un malore ed è soccorsa. Intanto le indagini sono andate avanti e hanno iniziato ad arrivare segnalazioni e avvistamenti, tutti da verificare. La Prefettura ha avviato il piano ricerche persone scomparse e nel pomeriggio si è tenuta la cabina di regia per fare un punto sulla situazione con tutti i soggetti coinvolti nell’attività di ricerca.
Non c’è al momento una pista privilegiata e “tutte le ipotesi sono aperte, compreso il rapimento da parte di adulti o l’allontanamento, ma mi sento ragionevolmente di escludere che la bambina sia dentro l’edificio” dell’ex hotel Astor, ha detto il generale Vitagliano. Che poi ha aggiunto: “L’ipotesi è che siccome stava giocando possa essersi allontanata, magari seguendo un altro bambino, speriamo che sia con un adulto che possa prendersene cura. In questo momento non abbiamo elementi che possano comprovare una cosa o un’altra. L’ultima immagine delle telecamere evidente è che la bambina sia dentro ma non mi sento di escludere che sia uscita coperta da un adulto”.
Particolare attenzione è data dagli investigatori ai rapporti tra le tante persone che vivono nello stabile occupato, dove recentemente si sono verificate risse e aggressioni, e in alcuni casi anche familiari di Kata sarebbero rimasti coinvolti. Sulla situazione dell’ex hotel Astor questa mattina è intervenuta anche l’assessore al Welfare dal Comune di Firenze, Sara Funaro, che dopo aver espresso preoccupazione per le sorti della bambina e vicinanza alla sua famiglia ha spiegato che nel settembre scorso, il giorno dopo l’occupazione dello stabile, “abbiamo subito chiesto lo sgombero dando garanzie nel momento per la presa in carico di bambini e soggetti fragili”. “Alcuni giorni dopo la proprietà fece denuncia in procura, ma ancora non è arrivato il decreto di sequestro preventivo che permette di intervenire”, ha aggiunto