Martedì 20 giugno, alle ore17:30, presso il Foro del Parco Archeologico di Pompei avrà luogo la cerimonia di conclusione del Grande Progetto Pompei presieduta dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Nell’occasione sarà ripercorso lo sviluppo del programma di recupero del sito archeologico illustrando i risultati conseguiti. Il Grande Progetto Pompei si è articolato in 76 interventi ripartiti in 5 piani, realizzati in due “fasi” di finanziamento: la prima pari ad un importo complessivo di 39,7 mln di euro (a valere sul ciclo programmatorio POIn Attrattori Culturali 2007-2013); la seconda pari a 65,3 mln di euro (a valere sul successivo ciclo di programmazione finanziaria, Asse I del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020).
Un programma imponente, la cui realizzazione, a fronte di una dotazione finanziaria pari a 105 mln di euro, ha comportato l’impiego, in una cornice di sicurezza garantita dall’applicazione di un rigido protocollo di legalità sottoscritto con la Prefettura di Napoli, di oltre 92,7 mln di euro, dato che fissa al 98,07% l’impiego totale delle risorse a disposizione. La seconda parte dell’evento riguarderà la cerimonia di “Riapertura della Casa delle nozze d’argento”. La casa e’ uno degli esempi più solenni e maestosi di come doveva apparire la dimora di un membro dell’aristocrazia pompeiana e si caratterizza per le imponenti soluzioni architettoniche, come le altissime colonne corinzie in tufo dell’atrio.
Sulla base di alcuni graffiti e di iscrizioni presenti su molti oggetti è individuato in Lucius Albucius Celsus l’ultimo proprietario della casa. L’aspetto attuale dell’edificio e’ databile al 40-30 a.C. quando molti ambienti, soprattutto quelli che affacciavano sull’atrio, finirono restaurati. Essa deve il suo nome alla visita dei reali Umberto I e Margherita di Savoia nel giorno della celebrazione delle loro nozze d’argento del 1893.