L’intossicazione da funghi è un problema serio e può essere molto pericoloso se non trattato correttamente. Questo triste episodio accaduto a Napoli, dove cinque membri di una famiglia hanno sofferto di una grave intossicazione da funghi, mette in evidenza l’importanza di essere estremamente cauti quando si raccolgono funghi, specialmente quelli selvatici. Nel caso specifico dell’ospedale Monaldi a Napoli, sembra che la famiglia abbia raccolto i funghi nei giardini dell’ospedale e li abbia poi cucinati e mangiati. Poco dopo, i membri della famiglia hanno iniziato a sperimentare crampi allo stomaco, dolori lancinanti e altri sintomi gravi, il che ha portato alla loro immediata ospedalizzazione.

Purtroppo, una donna di 92 anni è deceduta a causa delle conseguenze dell’intossicazione da funghi. Gli altri membri della famiglia sono ricoverati in ospedale per il trattamento e il monitoraggio della loro condizione. Due sono in terapia intensiva. Altri due sono in condizioni che non destano preoccupazione. Tutti e cinque sono appartenenti ad un unico nucleo familiare. Uno di essi – così è stato riferito ai sanitari che li hanno presi in cura – si è recato nella giornata di venerdì nell’area alle spalle dell’ospedale ‘Monaldi’ di Napoli (che si trova sulla collina dei Camaldoli, dove ci sono faggi, castagni e pini mediterranei) e ha raccolto dei funghi. Sarebbero spuntati dopo le pioggie abbondanti dei giorni scorsi. Funghi che all’apparenza sembravano dei chiodini e che avrebbero consumato nella giornata di ieri. Nella notte però si sono sentiti male.

I funghi selvatici possono essere altamente tossici se non raccolti, identificati e cucinati correttamente. In molti casi, le persone che raccolgono funghi non sono in grado di distinguere quelli commestibili da quelli velenosi, causando gravi conseguenze per la loro salute.

In questi casi, è importante cercare immediatamente assistenza medica se si sospetta di essere avvelenati da funghi. Inoltre, se si decide di raccogliere funghi, è fondamentale farlo con la massima cautela e solo se si hanno le conoscenze adeguate per identificare i funghi commestibili da quelli velenosi.