Nel contesto di un periodo caratterizzato da difficoltà economiche e modifiche alle politiche di sostegno, il bonus per l’acquisto di PC e tablet si è rivelato un’importante agevolazione per i portatori di handicap e i loro familiari. Questa misura mira a garantire l’accesso a tecnologie informatiche elettroniche o meccaniche a prezzi scontati, offrendo nuove opportunità di comunicazione, apprendimento e interazione sociale. Esaminiamo nel dettaglio come funziona questo bonus.

L’agevolazione fiscale prevede l’applicazione di un’IVA agevolata al 4% anziché al 22%, insieme a una detrazione IRPEF del 19%. Tale beneficio è applicato direttamente dal negoziante al momento dell’acquisto. Tuttavia, affinché una persona possa usufruire di questa agevolazione, è necessario che ci sia una corrispondenza funzionale tra il dispositivo che si intende acquistare e la reale disabilità dell’individuo. Ciò significa che le persone con disabilità di vario tipo possono beneficiare di queste agevolazioni.

Le forme di disabilità riconosciute includono danni permanenti all’udito, al linguaggio, alla mobilità o alla vista. L’obiettivo è fornire supporto alle persone disabili per facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente, l’accesso all’informazione e alla cultura, nonché per scopi riabilitativi.

Per ottenere i sussidi informatici, è necessario presentare al negoziante l’autorizzazione medica rilasciata dall’ASL e un certificato che attesti l’invalidità. Questa documentazione conferma la specifica forma di disabilità, che può essere di natura motoria, uditiva, visiva o del linguaggio.

È importante sottolineare che l’abolizione parziale del Reddito di Cittadinanza ha causato difficoltà aggiuntive per molte persone che hanno perso il bonus e si trovano ora a fare i conti con le sfide economiche di questo periodo. Fortunatamente, sono introdotte altre misure di sostegno, come le card per l’acquisto di beni alimentari e servizi essenziali, la Carta Acquisti (caricata con 80 euro ogni due mesi) e la Carta Risparmio Spesa (caricata una tantum con quasi 400 euro), che mirano a fornire supporto alle persone in situazioni di bisogno.