Prevale il suicidio, tra le ipotesi formulate dalla Polizia di Stato, nell’ambito delle indagini sulla morte di un uomo di 27 anni, il cui cadavere semi carbonizzato è rinvenuto a Marigliano, in provincia di Napoli. Gli agenti del commissariato e della Squadra mobile di Napoli, comunque, al momento, non escludono anche altre cause, ma il ritrovamento di un accendino e di una tanica di liquido infiammabile vicino al corpo farebbero ritenere che l’uomo si sia tolto la vita. Il cadavere del 27enne è individuato in una zona isolata di Marigliano, dopo una segnalazione.

Secondo le prime ipotesi formulate dalla Polizia di Stato, la causa della morte sarebbe il suicidio, tuttavia, gli agenti del commissariato e della Squadra mobile di Napoli non escludono anche altre possibilità. La presenza di un accendino e di una tanica di liquido infiammabile vicino al corpo farebbero pensare che l’uomo si sia tolto la vita, ma l’inchiesta è ancora in corso e si attendono ulteriori accertamenti per avere una conferma.

La notizia della morte di questo giovane uomo ha destato grande preoccupazione e tristezza nella comunità locale. Il suicidio è un fenomeno molto serio e complesso che riguarda molte persone in tutto il mondo. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno si verificano circa 800.000 suicidi in tutto il mondo, il che significa che ogni 40 secondi una persona si toglie la vita.