Il pellegrinaggio del Lunedì in Albis torna finalmente alle sue tradizioni dopo gli anni difficili del Covid. Nel 2020 e 2021, l’arrivo dei fujenti finì vietato dalle disposizioni, e l’anno scorso le misure stringenti hanno fatto sì che la Madonna dell’Arco fosse chiusa al traffico e vietata agli ambulanti e alle tradizionali bancarelle. Tuttavia, il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, ha deciso di dare una connotazione diversa all’evento, in accordo con la Prefettura, la Questura, l’Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile, la Croce Rossa e la Polizia Locale. L’idea è di organizzare un evento con orari di accesso ai varchi per squadre accreditate di fujenti e civili, nonché una “area food” dislocata nel Boschetto, nelle adiacenze di villa Tortora Brayda.

La lotta agli abusivi

Il sindaco ritiene che non sia più accettabile che nel giorno del pellegrinaggio più caratteristico e importante della Campania, la piazza e le strade adiacenti al Santuario Mariano pullulassero di abusivi, imbonitori e venditori di articoli che con la religiosità popolare non c’entrano nulla. La piazza principale della cittadella mariana si trasformava in uno pseudo suk che ha sempre fatto a cazzotti con il significato del pellegrinaggio intriso di religiosità popolare. Per la prima volta, l’amministrazione comunale ha preso posizione e dunque i rivenditori, solo quelli autorizzati, saranno allocati nell’area del Boschetto, a pochi metri dal Santuario.

Sono indicati, dai padri Domenicani e in accordo con chi ha il compito di garantire la sicurezza, orari precisi per l’ingresso in chiesa dei “civili”: dalle 6 alle 7, dalle 11 alle 12, dalle 16 alle 17 e dalle 21 alle 22. Il priore dei Domenicani, padre Gianpaolo Pagano, è certo che anche quest’anno, sulla scia di quello trascorso, il pellegrinaggio sarà vissuto da tutti i fedeli e devoti della Vergine dell’Arco in spirito religioso, nel solco di una tradizione profonda e altamente significativa.