Una donna di 25 anni di Benevento accusata di maltrattamento del figlio di 5 mesi, che sarebbe durato almeno sei settimane prima che il cuore del bambino smettesse di battere per sempre. Questa nuova accusa ha preso il posto dell’accusa iniziale di omicidio. La vicenda è oggetto di un’inchiesta conclusa dal pm Maria Gabriella di Lauro e dai carabinieri, che hanno ipotizzato che la donna sia la presunta responsabile di comportamenti verso il figlioletto che gli avrebbero causato lesioni inquadrabili nella sindrome del bambino maltrattato. L’autopsia, curata dal medico legale Emilio D’Oro, il neurochirurgo Tommaso Tufo e la neonatologa Beatrice Leopardo, aveva stabilito che il decesso del bambino era causato da un’emorragia cerebrale post traumatica causata da una lesione da scuotimento della testa, e aveva rilevato la presenza di fratture ai polsi, al torace e agli arti inferiori.

Il 16 gennaio il bambino finì ricoverato al Fatebenefratelli di Benevento, ma era tornato a casa dopo alcuni giorni. La sera del 25 gennaio era trasportato d’urgenza al pronto soccorso del San Pio di Benevento e poi, in elicottero, al Santobono di Napoli, dove era morto nonostante gli sforzi dei medici. Gli avvisi di garanzia per omicidio volontario erano emessi prima dell’autopsia nei confronti della madre e di due zii. La nuova accusa di maltrattamento è avanzata sulla base di una serie di dichiarazioni raccolte dai carabinieri.