Un malore improvviso, i tentativi di rianimarlo da parte del cognato medico con cui si trovava a pranzo nell’abitazione dei suoi genitori a Carinola, in provincia di Caserta. Nulla da fare per Domenico Cecere, 50enne ex calciatore stroncato da un infarto fulminante. L’ex portiere era cresciuto nelle giovanili del Napoli (era terzo portiere all’epoca di Maradona), poi aveva cominciato a girare piazze e collezionare presenze nel Palermo (92-93 come secondo di Graziano Vinti con la promozione dalla C e vittoria della Coppa Italia di C dove gioco’ la gara di ritorno), quindi Nola, Turris, Bisceglie Pescara, Fermana approdando al Messina dove vinse il campionato ai play off contro il Catania, quindi all’Avellino, il club in cui era rimasto piu’ a lungo (152 presenze).

Nella sua carriera consumatasi con numerosi trasferimenti, poi alla Cavese, Potenza, Gela, Siracusa concludendo la carriera nel Messina dove era considerato un idolo, diventando imprenditore e gestore della pizzeria Vulkania di Piazza Antonello.