Un uomo di 48 anni, originario di Napoli, Gaetano L., si è suicidato questa notte nell’istituto di pena di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove era giunto da un mese a seguito di un trasferimento dal carcere di Terni. L’uomo, in stato di detenzione per l’espiazione di un residuo pena, sarebbe tornato in libertà il prossimo dicembre. “Questo – commenta il Garante campano delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello – è il primo suicidio in Campania dall’inizio dell’anno, il quindicesimo in Italia. Il bilancio del 2022 è stato allarmante: 8 suicidi nella nostra regione, che fanno il paio con gli 84 avvenuti nel resto del Paese. Davanti a numeri di questo tipo non si può rimanere inermi: di carcere e per il carcere non si può continuare a morire.
Dietro la morte di ognuno di loro c’è una storia di disagio, di solitudine, di abbandono. Se è vero che il suicidio è un gesto estremo imprevedibile, è altrettanto vero che ci sono dei segnali “sentinella” che dovrebbero indurre tutti noi a prestare attenzione e aiuto a queste persone. Molti di loro vivono la detenzione da soli, senza la vicinanza degli affetti e questo rende il loro percorso di espiazione della pena molto più complesso e difficile. Non a caso, il folle gesto avviene prevalentemente all’ingresso in carcere o a pochi mesi dalla loro scarcerazione”.